Mercati – Gli eurolistini rallentano, Milano passa in negativo (-0,6%)

A metà seduta i mercati si muovono incerti, rallentando rispetto alla mattinata, in un clima che resta appesantito dalle crescenti preoccupazioni per l’elevata inflazione e il rischio di recessione.

Il Ftse Mib vira in negativo a -0,6% in area 21.080 punti così come il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Riducono i guadagni, il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,4%) mentre i future sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq guadagnano tra lo 0,6 e l’1% dopo le vendite delle ultime sedute.

Le recenti turbolenze sui mercati finanziari non hanno modificato l’atteggiamento aggressivo delle banche centrali nel contrasto all’inflazione, a partire dall’approccio hawkish della Federal Reserve.

Il presidente della Fed di Boston, Susan Collins, e la sua controparte di Cleveland, Loretta Mester, hanno dichiarato che ulteriori strette sono necessarie per frenare le pressioni sui prezzi, mentre Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha aggiunto che l’istituto di Washington ha ancora molta strada da fare per riportare sotto controllo l’inflazione.

Occhi anche sulla Bce dopo che ieri la presidente Christine Lagarde ha parlato di un rallentamento dell’economia nei mesi a venire e confermato ulteriori rialzi dei tassi nelle prossime riunioni, e sulla Bank of England che potrebbe essere obbligata a breve a una nuova stretta a seguito del crollo della sterlina e dei titoli di Stato di Londra per via dei forti tagli alle tasse annunciati dal nuovo governo conservatore.

In Italia lo sguardo resta puntato sulle questioni politiche dopo l’esito delle elezioni che hanno visto il trionfo del partito FdI di Giorgia Meloni e il centrodestra ottenere la maggioranza sia alla camera che al senato. Focus in particolare sulla manovra economica che il nuovo governo dovrà preparare.

Intanto, sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund sale in area 254 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,65%, mentre hanno preso il via le aste del Tesoro di questa settimana per 15 miliardi.

Sul forex il cambio euro/dollaro risale a 0,961 e sterlina/dollaro a 1,078, mentre il dollaro/yen arretra a 144,5, in vista anche di un discorso oggi del presidente della Fed Jerome Powell.

Tra le materie prime, infine, prosegue il recupero del greggio, con il Brent (+1,4%) a 84 dollari e il Wti (+1,5%) a 77,8 dollari.

Tornando a Piazza Affari, prosegue il rally di Nexi (+4,3%) nel giorno della presentazione del piano industriale. In rialzo anche Stm (+2,9%), Amplifon (+1,7%) e Ferrari (+1,5%). Arretrato invece Terna (-3,6%), Enel (-3,2%), Fineco (-3,2%) ed Hera (-2,8%).