Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un +0,7%, rispetto al +0,2% dell’analogo indice europeo e al +0,7% del Ftse Mib.
Giornata incerta per le borse del Vecchio Continente, all’indomani del voto in Italia e con gli operatori intenti a valutare le prospettive per l’economia. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha annunciato un rallentamento dell’economia nei prossimi mesi e confermato ulteriori rialzi dei tassi nelle prossime riunioni per contrastare l’inflazione.
L’indice Ifo tedesco di settembre ha evidenziato un calo oltre le attese a 84,3 punti, rimarcando il pessimismo delle aziende a causa della crisi energetica e le prospettive di recessione. L’Ocse ha rivisto le stime sul Pil italiano a +3,4% nel 2022 (da +2,5%) e a +0,4% nel 2023 (da +1,2%).
Sul Forex, l’euro/dollaro resta in area 0,96 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia oltre 240 bp, con il rendimento del decennale italiano sopra il 4,5%.
Sul listino principale, fa meglio Fineco (+3,6%).
Ricordiamo che le azioni Exor (+0,7%) saranno revocate dalla quotazione su Euronext Milan a partire da oggi 27 settembre.
Tra le mid, Anima (+0,7%) dal 19 al 23 settembre 2022 ha acquistato 532.387 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,1584 euro, per un controvalore di 1.673.388,66 euro.
Banca Ifis (+0,2%) ha reso noto che in relazione all’operazione di Liability Management sul Prestito Obbligazionario Subordinato Tier 2 per un valore nominale di 400 milioni, scadenza a 10 anni ed emesso il 17 ottobre 2017, sono state raccolte adesioni valide all’offerta di scambio per 165 milioni.
Tra le small guida Gequity (+6,3%).