Danieli ha chiuso l’esercizio 2021/2022 con ricavi in crescita del 31% a 3,64 milioni e un Ebitda in aumento del 44% a 359,2 milioni, con una redditività interessante in rapporto al fatturato per entrambi i settori Plant Making e Steel Making, che sono in crescita nei volumi e nei margini e hanno garantito la totale copertura delle ingenti spese di ricerca e sviluppo sostenute nell’esercizio.
I ricavi per il settore Plant Making risultano allineati con le previsioni d’inizio anno e derivano dal rispetto dei programmi di costruzione contrattualmente concordati con i clienti, con un Ebitda di 166,4 milioni, in crescita rispetto il periodo 2020/2021, avendo comunque sofferto nel periodo dei costi aggiuntivi per l’avviamento di impianti innovativi e per la sospensione di alcuni progetti in Russia e in Ucraina.
I ricavi per il settore Steel Making sono invece significativamente superiori al budget di inizio anno e presentano una buona redditività (Ebitda di 192,8 milioni ) grazie al contributo dei nuovi impianti di laminazione ormai pienamente operativi e che potrà essere mantenuta nel prossimo esercizio solo a fronte di un intervento governativo coordinato per normalizzare i costi energetici che dall’inizio anno stanno subendo fluttuazioni violente (a seguito delle limitazioni nella fornitura di gas russo), non facilmente ribaltabili nei prezzi di vendita, soprattutto permanendo i prezzi massimi per Mgwh raggiunti durante l’estate 2022.
L’esercizio 2021/2022 presenta quindi una redditività operativa consolidata (Ebit) in crescita rispetto allo scorso esercizio (+46% a 209,6 milioni), pur con alcune penalizzazioni per fattori negativi una tantum, ma senza particolari limitazioni alla produzione come precedentemente sofferto per l’effetto pandemico COVID-19.
L’utile netto è più che raddoppiato (+173%) a 218,7 milioni, mentre la posizione finanziaria netta risulta positiva per circa 1,2 miliardi e in aumento di circa il 20% rispetto al 30 giugno 2021. Infine, il portafoglio ordini sale da 3,53 miliardi a 5,05 miliardi.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, le performances di entrambi i settori Plant Making (ingegneria e costruzioni impianti) e Steel Making (produzione acciai speciali) e il mantenimento del portafoglio ordini a buoni livelli fanno prevedere risultati positivi per il prossimo esercizio e in miglioramento rispetto al 2021/2022.
In particolare, gli obiettivi di Danieli per l’anno fiscale 2022-2023 prevedono ricavi per 3,5-3,7 miliardi, un Ebitda di 320-340 milioni, cassa netta per 1,2-1,3 miliardi e un portafoglio ordini di 5,4-5,7 miliardi.
Il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario di euro 0,2793 per le azioni ordinarie e di euro 0,30 per le azioni di risparmio, per un totale di circa 21,5 milioni, con stacco della cedola in data 21 novembre 2022, in pagamento dal 23 novembre 2022 (record date: 22 novembre 2022).