In seguito alla diffusione dei risultati del primo semestre 2022, Alantra ha confermato la raccomandazione ‘buy’ su ICF e limato il target price da 7,8 a 7,5 euro, pari comunque a un potenziale upside di oltre il 43% rispetto alle quotazioni attuali.
Il broker sottolinea che la solida generazione di cassa della società dovrebbe essere attrattiva nell’attuale scenario e le opportunità di M&A offrono un ulteriore potenziale upside non incluso nelle proiezioni.
Il titolo tratta a 4,2x l’EV/Evutda, pari a uno sconto di oltre il 40% rispetto ai peers internazionali di maggiori dimensioni.
ICF ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi in crescita del 20% a 45 milioni, grazie all’incremento dei volumi e al product mix, con le vendite internazionali che hanno rappresentato il 60% del totale. I settori della calzatura, della pelletteria e del packaging hanno ancora sovraperformato il business automotive, che non ha dato ancora segnali di recupero. Escludendo il contributo di Morel per 4,4 milioni, la crescita organica è stata dell’8%.
L’Ebitda adjusted è aumentato del 7% a 3,5 milioni, con una marginalità in discesa al 7,9% (8,8% nel 1H21) a causa del calo della domanda nel settore automotive nel primo trimestre 2022. L’utile netto adjusted ha segnato un +6% a 1,7 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è salito a 12,1 milioni dai 7,4 milioni a fine 2021 per effetto soprattutto dell’incremento del capitale circolante.
Altra sottolinea come le vendite in luglio e agosto abbiano continuato a mostrare un trend positivo, favorite dall’esposizione di ICF al mercato del lusso (nella pelletteria e nella calzatura) e dal packaging, mentre la domanda nel business automotive risulta ancora debole.
I segnali di rallentamento dell’economia in Europa, tra la crisi energetica e la guerra in Ucraina, hanno contribuito ad allentare gli shortage di materie prime. L’incremento dei costi dell’energia dovrebbe avere un impatto negativo sui margini, in parte compensati dall’installazione del nuovo impianto fotovoltaico che permetterà di produrre circa un terzo dell’energia elettrica consumata in un anno.
Dopo un solido primo semestre 2022, Alantra ha alzato le stime 2022-2023 a livello di top-line, rispettivamente del 5% e del 4%, con la diversificazione settoriale del gruppo che dovrebbe aiutare a intercettare i trend sottostanti di alcuni mercati.
La stima sull’Ebitda 2022 è stata mantenuta pressochè invariata nonostante lo shock energetico, con un Ebitda margin al 7,9%, mentre la previsione per il 2023 è stata rivista al ribasso del 14% con un margine atteso ora all’11,5%.
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