Innovatec – Continua la campagna acquisti, ricavi +179% a 238 milioni

Le acquisizioni fanno di Innovatec un importante player nel settore dell’efficienza energetica e dell’economia circolare con ricavi consolidati pro-forma 2021 triplicati a 238 milioni, mentre l’Ebit “limita” i progressi al 60% pur tendendo a 11 milioni ed i margini scendono di oltre tre punti al 4,5% in termini di Ros (Ebit/fatturato).  Il Presidente, Elio Cosimo Catania, ricorda poi che “i preliminari al 30 giugno 2022 sono i migliori da sempre e confermano la capacità di execution mentre le economie di scala e una gestione più efficiente nella neoacquisita Cobat sono già in atto con dati che evidenziano ricavi a 164 milioni (+56%) e margini in recupero al 9 per cento”.

Modello di Business

Innovatec è una holding di partecipazioni attive nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Attraverso le sue consociate, il gruppo opera nelle seguenti aree di business:

Efficienza Energetica e Rinnovabili: fa capo a Innovatec Power che sviluppa progetti ed offre prodotti e servizi per l’ottimizzazione dei consumi energetici di clienti industriali e pubblica amministrazione (in logica B2B) nonché, grazie al recente Progetto HouseVerde, propone interventi di efficienza energetica anche a favore di famiglie e condomini (B2C). La controllata opera anche nel business delle Rinnovabili, attraverso la realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e la realizzazione di impianti di smaltimento rifiuti;

Ambiente ed Economia Circolare: fa capo Haiki+, sub holding focalizzata sulle tematiche ambientali e di economia circolare. La società, attraverso le sue principali controllate, offre servizi di gestione integrata di raccolta, trasporto, trattamento, recupero, valorizzazione e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.

Innovazione e Servizi di Consulenza: attraverso le partecipazioni detenute in Circularity, società benefit (partecipata al 20,16%) e in Rete Ambiente (partecipata al 50%), il gruppo opera rispettivamente nei settori della consulenza, della formazione e dei sevizi informatici rivolti ad aziende sui temi della sostenibilità e circolarità, nonché nel settore dell’editoria specialistica su tematiche tecnico-giuridiche di carattere ambientale. Infine, la neo costituita Innovatec Venture, veicolo di corporate venture capital del Gruppo (partecipata al 100%), ha l’obiettivo, attraverso una rete di partners, di selezionare le start up innovative più promettenti nel panorama Cleantech, fornendo non solo supporto finanziario, ma soprattutto una consolidata esperienza nel settore, un know-how tecnologico distintivo nel campo del recupero di materia e una robusta presenza sul territorio nazionale.

Ultimi avvenimenti

A settembre è avvenuto il closing dell’operazione di investimento in Frisbi a seguito dell’avveramento delle condizioni sospensive previste nell’Accordo Preliminare per la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato con sopraprezzo di 1 milione suddiviso in due tranche da 0,5 milioni ciascuna e la sottoscrizione dei patti parasociali. In particolare, è stata sottoscritta e versata la 1° tranche (pari al 15% del capitale sociale di Frisbi post money) da parte di Genkinn, società controllata da Innovatec e nuova subholding della business unit Efficienza Energetica e Rinnovabili. Il versamento della 2° tranche (pari ad un ulteriore 15% del capitale sociale di Frisbi post money) avverrà entro 6 mesi dal versamento della 1° tranche.

Innovatec Power e Coldiretti hanno firmato un protocollo di intesa per collaborare nello sviluppo dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione delle imprese agricole associate a Coldiretti, per sostenere le aziende agricole sviluppando le opportunità previste dalla misura contenuta nel Bando MIPAF del 23 agosto 2022, che definisce le regole di impiego delle risorse allocate dal PNRR pari a 1,5 miliardi. Tali risorse potranno essere destinate al sostegno degli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica, accompagnati da interventi di efficientamento in ambito agricolo.

Sempre a settembre, Innovatec ha acquisito il 29,58% di ESI, quotata sul mercato Euronext Growth Milan e attiva nella realizzazione e manutenzione di impianti fotovoltaici, operazione perfezionata grazie ad un aumento di capitale.

In agosto Innovatec, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, ha acquisito il 30% del capitale di Frisbi, start up innovativa per la fornitura di energia digitale e green a famiglie e imprese.

A ridosso dell’acquisizione, il Cda ha approvato la costituzione una nuova business unit dedicata al Fotovoltaico – B2B che avrà l’obiettivo di sviluppare un importante giro d’affari, stimato in 100 milioni a fine 2024. Riguardo gli impianti a terra, la business unit avrà inoltre il duplice scopo, di valorizzare post costruzione – con cessione degli impianti a terzi in logica turn key – e produrre energie rinnovabili da distribuire a imprese, famiglie e comunità energetiche attraverso Frisbi.

A luglio, Innovatec ha presentato il nuovo progetto Igreenet (“Innovatec Green Network”), per dare una identità omogenea all’offerta di servizi e prodotti innovativi e sostenibili a imprese, famiglie e Pubblica Amministrazione. Igreenet unisce infatti soluzioni e tecnologie innovative di efficienza energetica con la produzione di energia da fonti rinnovabili con un particolare focus su fotovoltaico e comunità energetiche.

In aprile Cobat ha costituito Cobat Tessile, consorzio volontario italiano per la raccolta, il trattamento e l’avvio a recupero di prodotti tessili giunti a fine vita.

A gennaio Innovatec ha acquisito per 2,75 milioni il 65% di Sea, attiva nella raccolta, recupero e trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). L’operazione, finalizzata tramite Haiki +, prevede inoltre il diritto di acquistare il residuo 35% entro 45 giorni dalla scadenza del termine di tre anni dalla data del closing con una logica di earn out per la quale verrebbe riconosciuta una premialità al venditore in caso di positivo raggiungimento di determinati obiettivi di risultato.

Conto Economico

A dicembre 2021 Innovatec ha rilevato da diversi soci venditori il 56,45% del capitale sociale di Cobat Spa società benefit, attiva in Italia nella gestione dei flussi e nel recupero di materiali quali per esempio RAEE e Batterie. Cobat si appresta inoltre a svolgere un ruolo strategico nel mercato delle auto elettriche in espansione grazie a brevetti proprietari per il recupero delle batterie al litio.

A seguito dell’acquisizione nel dicembre 2021 del 56,45% del capitale di Cobat, sono stati pubblicati dati pro forma 2021 comprensivi della stessa Cobat, confrontati con i dati pro forma del 2020 che includono il business Ambiente gestito da Clean Tech, entrata nell’area di consolidamento a fine dicembre 2020. Data la tempistica delle acquisizioni, i bilanci consolidati degli esercizi 2020 e 2021 riflettono infatti l’apporto patrimoniale delle società acquisite ma non quello economico.

I dati pro-forma 2021 mostrano un forte incremento del giro d’affari, che si attesta a 237,8 milioni verso il dato pro-forma del 2020 di 85,1 milioni.

In dettaglio, il business dell’Ambiente ed Economia Circolare ha realizzato ricavi pro forma per 170 milioni (2020 pro forma 69,5 milioni) a cui Cobat ha contribuito per 93 milioni. A perimetro costante, i ricavi 2021 si sono attestati a 77 milioni, registrando un incremento del 10% rispetto al 2020 con volumi e prezzi medi in crescita.

Il business dell’Efficienza energetica ha triplicato i ricavi a 67 milioni, grazie all’ottima performance di “Il Progetto HouseVerde” che ha conseguito un valore della produzione di 61,2 milioni.

L’Ebitda pro-forma raddoppia a 32,9 milioni (2020 proforma 16,1 milioni). Il business dell’Ambiente ed Economia Circolare ha contribuito per 22 milioni (2020 proforma 13,7 milioni + 60%); l’apporto di Cobat alla marginalità̀ operativa lorda 2021 è stato pari a 2,3 milioni.

A perimetro costante, l’Ebitda 2021 risulta pari a 19,7 milioni (26% margin), con un aumento di 6 milioni a seguito dell’aumento dei volumi e dei prezzi. L’Ebitda margin di Cobat del 2021 è in linea con quello realizzato nel 2020, ma il management segnala un recupero già dal primo semestre 2022, grazie al conseguimento di economie di scala e alla trasformazione della società da consorzio pubblico a Spa.

Il business dell’Efficienza Energetica contribuisce all’Ebitda per 11 milioni (2,4 milioni nel 2020) a seguito del Progetto HouseVerde che ha realizzato una marginalità pari al 16%.

L’Ebit aumenta del 58,9% a 10,7 milioni, un andamento che segue la sospensione temporanea degli ammortamenti nel 2020 a fronte della crisi conseguente al diffondersi della pandemia Covid 19.

L’utile netto pro-forma di Gruppo cifra in 6,2 milioni rispetto ad un utile pro-forma del 2020 di 2,3 milioni.

Stato Patrimoniale

Il Patrimonio Netto sale a 30,7 milioni (19,1 milioni nel 2020), anche grazie a circa 10 milioni che derivano dal consolidamento di Cobat.

L’indebitamento finanziario netto è pari a 10 milioni (liquidità netta per 10,3 milioni nel 2020) per le acquisizioni del periodo tra cui Cobat, che ha comportato un esborso di 9,5 milioni ai quali si sommano 10 milioni di debito in capo alla società.

Ratio

Solido l’assetto finanziario patrimoniale come evidenziato dagli indici di indebitamento e di patrimonializzazione rispettivamente pari a 0,31x e 0,33x.

Il ritorno del capitale guadagna oltre 2 punti percentuali rispetto a dicembre 2021 passando dal 20% al 22,2%.

I preliminari del primo semestre 2022

 Dalla lettura dei preliminari del primo semestre 2022 emergono ricavi pari a 164 milioni, in ascesa del 157% rispetto dati consolidati dello precedente esercizio (64 milioni) e del 56% rispetto ai risultati pro-forma inclusivi di Cobat (105 milioni).

Il business dell’Efficienza Energetica contribuisce per 61 milioni con una crescita del 150% a/a e il settore Ambiente registra ricavi per 103 milioni (+170% a/a; +30% includendo i risultati di Cobat nel semestre 2021).

L’Ebitda sale del 47% a 22,4 milioni rispetto ai 15,2 milioni del primo semestre 2021 e l’Ebit si attesta a 14,1 milioni (5,2 milioni a fine giugno 2021) con un recupero della relativa marginalità dal 5% al 9% grazie ai migliori risultati del business dell’efficienza energetica, meno “capital intensive” rispetto a quello dell’ambiente e circolarità.

Nonostante la buona generazione di cassa e l’aumento di capitale di 4,2 milioni finalizzato nel mese di febbraio, l’indebitamento finanziario netto sale a 28,9 milioni (10 milioni al 31 dicembre 2021) per la realizzazione di investimenti produttivi pari a 7,6 milioni e acquisizioni per 14,5 milioni (comprensivi del debito consolidato per 7,2 milioni). Il capitale circolante ha invece assorbito risorse per 20 milioni, prevalentemente per l’allungamento dei tempi di smobilizzo dei crediti d’imposta ecobonus 110%.

Outlook

A febbraio 2022 in management ha redatto il Piano industriale di gruppo per il periodo 2022-2024 che evidenzia l’integrazione dei tre core business attuali e prospetta una crescita del giro d’affari sia organica sia per vie esterne. A fine 2024 i ricavi attesi ammontano a 405 milioni (Cagr 21-24 del 22%, dato questo computato sulla base dei ricavi preliminari 2021).

Il fatturato della divisione Servizi Ambientali ed Economia Circolare è previsto attestarsi a circa 205 milioni, incluso il contributo di Cobat. Il business dell’Efficienza Energetica dovrebbe contabilizzare 200 milioni di vendite ed il residuo incremento del fatturato sarà conseguito grazie all’aumento del B2B per progetti EE su impianti industriali, dalla creazione di comunità energetiche e dall’implementazione di nuove tecnologie verticali per ridurre le emissioni.

L’Ebitda di Gruppo 2024 è stimato in 55 milioni (Cagr 21-24 22%), di cui 35 milioni realizzati dal business Servizi Ambientali ed Economia Circolare, mentre l’Ebitda del settore Efficienza Energetica si prevede possa ammontare a circa 21 milioni.

Per il periodo 22-24 sono previsti investimenti lordi complessivi per 59 milioni, di cui 47 milioni per capex operativi nell’ambito dei Servizi Ambientali ed Economia Circolare e 12 milioni per acquisizioni in progetti impiantistici di trattamento.

La cassa generata, al netto degli investimenti, porterà liquidità netta per circa 31 milioni a fine periodo previsionale.

IT Icap, nello studio del 12 luglio 2022, legge positivamente le recenti mosse del management volte ad ampliare l’attività anche tramite acquisizioni, nell’intento di soddisfare la crescente domanda nuovi impianti di energia alternativa che possano beneficiare di incentivi governativi. Per l’anno in corso gli analisti prevedono la realizzazione di un fatturato consolidato pari a 276,4 milioni verso i 144,6 milioni contabilizzati nel 2021, un Ebitda in crescita in termini assoluti a 39,7 milioni ma in calo se rapportato alle vendite (dal 21,4% al 14,4%) e un Ebit pari a 28 milioni. L’utile netto è invece stimato a 19,1 milioni, in forte crescita rispetto ai 6,4 milioni contabilizzati nel 2021.

Per gli anni successivi gli esperti prevedono che i ricavi continuino a salire per attestarsi a 370,5 milioni a fine 2024, esercizio in cui l’Ebitda e l’Ebit sono stimati rispettivamente pari 55,1 milioni e 39,3 milioni, con i relativi margini al 14,9% e al 10,6%. L’utile netto dovrebbe aumentare a 26,8 milioni. La cassa generata permetterà di accumulare liquidità netta fino a 29,4 milioni a fine periodo previsionale.

Borsa

Da inizio 2022 il titolo ha guadagnato il 3,5%, sovraperformando il Ftse Italia Growth che ha lasciato sul terreno il 22,5 per cento.

Il titolo oggi quota in area 1,85 euro, un prezzo ben al di sotto del target price indicato dagli analisti di IT Icap lo scorso 12 luglio pari a 3,00 euro, importo che incorpora un potenziale upside di circa il 62% rispetto alle quotazioni attuali.

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