Mercati – Europa amplia le perdite, Milano a -2,1% con tonfo di Stm

Prosegue in netto calo la seduta delle borse europee, che ampliano le perdite rispetto all’apertura in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede il 2,1% in area 20.500 punti. In rosso anche il Dax di Francoforte (-2,1%), l’Ibex 35 di Madrid (–2,1%), il Ftse 100 di Londra (-1,9%) e il Cac 40 di Parigi (-1,6%).

Oltreoceano, il derivato sul Nasdaq perde l’1,5%, quello sullo S&P 500 l’1,1% e quello sul Dow Jones lo 0,9%. Nel premarket, Apple cede circa il 4% in scia alle indiscrezioni secondo cui starebbe facendo marcia indietro sugli aumenti di produzione di iPhone.

Il sentiment dei mercati continua ad essere appesantito dalle preoccupazioni sul rischio che le strette monetarie delle banche centrali per riportare sotto controllo i prezzi finiscano per danneggiare l’economia globale.

Durante un dibattito organizzato dall’Atlantic Council al Frankfurt Forum, la presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato che la missione dell’Eurotower è la stabilità dei prezzi e che quindi continuerà ad alzare i tassi per riportare l’inflazione al 2% nel medio periodo.

Il membro del consiglio direttivo di Francoforte Peter Kazimir ha poi aggiunto che un ritocco del costo del denaro da 75 punti base nel prossimo meeting di ottobre sarebbe un’opzione appropriata.

Resta sotto i riflettori Londra dopo le critiche alla politica fiscale espansiva annunciata dal governo britannico. Il Fondo monetario internazionale ha definito il piano di tagli alle tasse eccessivo e bisognoso di una revisione, mentre Moody’s ha messo in guardia sul rischio di causare danni permanenti alla tenuta del debito sovrano del paese.

Sul Forex prosegue la corsa su nuovi record del biglietto verde, dopo che la Casa Bianca ha sminuito la possibilità di indebolire la valuta. Il cambio euro/dollaro arretra a 0,956 e il dollaro/yen si mantiene a 144,7. In calo la sterlina a 1,07 sul dollaro.

A preoccupare i mercati contribuisce, inoltre, il nuovo rialzo del prezzo del gas dopo i danni ai gasdotti Nord Stream, mentre la Russia ha minacciato di tagliare le forniture tramite l’Ucraina all’Europa.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 84,7 dollari e il Wti (-0,2%) a 78,3 dollari.

Ancora sotto pressione, infine, il mercato obbligazionario, con il rendimento del decennale americano sui massimi dal 2008 e quello del trentennale britannico sui livelli più alti dal 1998. Lo spread Btp-Bund sale di 3 punti base in area 253, sui massimi dalla primavera del 2020, con il rendimento del decennale italiano al 4,87%.

Tornando a Piazza Affari, male in particolare Stm (-6,2%) in scia alle notizie riguardanti Apple, il maggiore cliente del gruppo italo-francese. Forti vendite anche su Leonardo (-5,4%), Nexi (-4,6%), Pirelli (-3,9%) e Unicredit (-3,3%).