Oil & Gas (-0,3%) – In evidenza Saras (+6,3%)

Chiusura negativa per le borse europee, che hanno accelerato al ribasso nel finale al termine di una seduta volatile in un contesto in cui permangono le preoccupazioni legate all’elevata inflazione e al rischio di recessione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,2% a 20.961 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,3%, rispetto al +1,4% del corrispondente indice europeo.

Recuperano terreno le quotazioni del greggio, rimbalzando dai minimi di nove mesi toccati lunedì con la pausa del rally del dollaro e sostenute anche da limitazioni all’offerta nel Golf del Messico in vista dell’arriva dell’uragano Ian.

Il recente crollo dei prezzi del petrolio hanno alimentato le attese di alcuni analisti su un intervento da parte dell’Opec+, che potrebbe decidere dei tagli alla produzione nella riunione del prossimo 5 ottobre.

Si impennano intanto i prezzi del gas in scia alla notizia di perdite nei gasdotti Nord Stream, dopo i danni definiti senza precedenti a tre linee offshore. La Russia non esclude si possa trattare di un sabotaggio.

Tra le big del comparto in rialzo Saipem (+3,8%), dopo essersi aggiudicata due nuovi contratti in Costa d’Avorio per un valore complessivo di circa 1 miliardo. Bene anche Tenaris (+3%), mentre ha chiuso poco sopra la parità Eni (+0,2%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Saras (+6,3%), in decisa rimonta dopo le perdite delle ultime settimane. In ribasso Maire Tecnimont (-0,7%).