Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1,5%, rispetto al +0,2% dell’analogo indice europeo e al -1,2% del Ftse Mib.
Seduta in calo per le borse del Vecchio Continente. Il clima resta condizionato dai timori per l’inflazione e il rischio di recessione, con le banche centrali determinate a riportare sotto controllo i prezzi anche a costo di sopportare un ulteriore rallentamento dell’economia. Gli investitori, nel frattempo, continuano ad analizzare i dati macroeconomici alla ricerca di eventuali segnali di raffreddamento dell’inflazione.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta in area 0,96 mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund tocca i 250 bp, con il rendimento del decennale italiano oltre il 4,7%.
Sul listino principale, in luce Nexi (+2,7%) che ha svelato gli obiettivi a medio termine, che evidenziano, in ambito finanziario, ricavi netti in crescita a un CAGR del 9% nel periodo 2021-2025, l’Ebitda a un CAGR del 14%, con il relativo margine in progresso di circa 900 punti base entro il 2025.
La liquidità attesa al 2025 dovrebbe consentire a Nexi la flessibilità necessaria per esplorare opportunità di accrescita del valore per gli azionisti. In base alle opportunità e al contesto di mercato, il gruppo valuterà se ridurre il debito, perseguire opportunità di M&A strategiche o se restituire il capitale agli azionisti attraverso operazioni di buyback o dividendi.
Nexi inoltre ha avviato un’offerta parziale di acquisto rivolta ai portatori dei titoli del prestito obbligazionario “€825,000,000 1.75% Senior Notes due 2024” e del prestito obbligazionario “€1,050,000,000 1.625% Senior Notes due 2026”. L’Offerta di Acquisto è fissata per massimi 400 milioni.
Tra le mid, Banca Ifis (-1,7%) ha annunciato i propri target di riduzione delle emissioni finanziate entro il 2030 sul portafoglio creditizio, in linea con gli impegni presi in sede di adesione alla Net-Zero Banking Alliance
Tra le small, in coda Borgosesia (-3,5%).