Mercati Usa – Apertura in rosso, S&P 500 a -1,2%

Partenza negativa a Wall Street con il ritorno di un clima risk-off sui mercati dopo i guadagni di ieri ,tra i persistenti timori legati all’elevata inflazione e al rischio recessione che hanno messo in secondo piano l’ottimismo seguito all’intervento della Bank of England.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq lascia sul terreno l’1,5%, lo S&P 500 l’1,2% e il Dow Jones lo 0,7%.

L’istituto di Londra ha annunciato ieri che effettuerà acquisti di titoli di Stato a lunga scadenza per 65 miliardi di sterline, in una mossa che ha contribuito a riportare un po’ di sollievo sui mercati.

Una calma che ha però avuto breve durata, con l’equity tornato a scendere oggi e i rendimenti dei bond di nuovo in salita, mentre la premier britannica Liz Truss ha difeso il maxi pacchetto di tagli alle tasse che ha provocato i recenti tumulti.

Nel comparto obbligazionario si impennano di nuovi i rendimenti dei gilt UK, mentre il tasso sul decennale americano avanza di circa cinque punti base al 3,78% e quello sul biennale di circa sette punti base al 4,21%.

Lo S&P 500 si avvia a chiudere il terzo trimestre consecutivo in perdita per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008, tra le aspettative che la Federal Reserve manterrà il suo atteggiamento aggressivo per riportare i prezzi sotto controllo.

Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, si è detto favorevole ad alzare i tassi di interesse di altri 125 punti base entro fine anno per contrastare un’inflazione peggiore di quanto si aspettasse.

Ad appesantire il sentiment degli operatori contribuiscono anche le tensioni geopolitiche, che si sono aggravate negli ultimi giorni dopo i sabotaggi dei gasdotti Nordstream, mentre l’Ue ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia, tra cui l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del petrolio di Mosca destinato a Paesi terzi.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro recupera dai minimi intraday tornando sopra quota 0,97 mentre il dollaro/yen sale a 144,6. In rimonta la sterlina a 1,094 sul dollaro.

Tra le materie prime, infine, poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 88,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 82,3 dollari, in attesa del meeting Opec+ in programma la prossima settimana in cui potrebbe essere deciso un taglio della produzione.