Oil & Gas (+0,9%) – Terza seduta consecutiva di guadagni per Tenaris (+2,9%)

Chiusura fiacca per le borse europee, in un contesto che si mantiene volatile con forti oscillazioni anche sul mercato obbligazionario tra le crescenti preoccupazioni per una recessione legata al generalizzato rialzo dei tassi di interesse.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,5% a 20.852 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,9%, rispetto al -0,4% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio, sostenute dal taglio della produzione negli Stati Uniti a causa dell’uragano Ian e dalla lieve diminuzione a sorpresa delle scorte Usa evidenziata dai dati settimanali Eia.

Nel Golfo del Messico è stata interrotta la produzione di circa 190.000 barili al giorno di petrolio, pari all’11% del totale dell’area, a causa dell’uragano Ian, secondo l’autorità di regolamentazione offshore, il Bureau of Safety and Environmental Enforcement (Bsee).

L’attenzione degli operatori si sposterà ora sulla riunione dell’Opec+ in programma il 5 ottobre, da cui alcuni analisti si attendono l’annuncio di un nuovo taglio alla produzione alla luce del recente crollo del petrolio.

I prezzi del greggio sono crollati di circa il 40% dai massimi dell’anno toccati in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, colpendo i profitti di alcune compagnie petrolifere, alcune delle quali appartenenti a paesi Opec.

Secondo alcune indiscrezioni, la Russia dovrebbe proporre una riduzione dell’offerta di circa 1 milione di barili al giorno, con le forniture da parte di Mosca che dovranno anche scontare le sanzioni dell’Occidente.

Tra le big del comparto ancora in rialzo Tenaris (+2,9%), alla terza seduta consecutiva di guadagni, mentre hanno chiuso poco sopra la parità Eni (+0,3%) e Saipem (+0,5%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni poco mosse Maire Tecnimont (+0,1%) e Saras (-0,2%).