Il primo semestre 2022 ha evidenziato il proseguimento del solido trend di crescita a doppia cifra, con ricavi in aumento del 19% a 327 milioni e un Ebit margin record al 12,7% grazie a una domanda di mercato che si mantiene molto forte. Risultati ottenuti nonostante le continue difficoltà di approvvigionamento di alcuni componenti, al netto delle quali il gruppo avrebbe registrato performance addirittura migliori. La posizione finanziaria netta si è mantenuta positiva per 44 milioni, in diminuzione rispetto a fine 2021 a causa dell’incremento del capitale circolante dovuto alle persistenti tensioni a livello di supply chain. Un portafoglio ordini ancora su livelli elevati ha poi spinto il management a migliorare la guidance 2022 sui ricavi, stimati oltre 660 milioni, con una redditività attesa inferiore al record dei primi sei mesi ma comunque su livelli soddisfacenti. L’assorbimento di cassa, frutto in realtà di una precisa scelta strategica volta a sostenere la crescita del business, e i timori legati al rischio di recessione sembrano però aver penalizzato eccessivamente il titolo in borsa, considerando che i fondamentali della società si mantengono solidi e le prospettive di sviluppo del business restano molto positive.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati dei primi sei mesi dell’esercizio, che hanno superato anche le nostre aspettative grazie a una condizione di mercato che si mantiene favorevole nonostante il complesso quadro congiunturale”.
Così commenta l’Amministratore delegato di El.En, Andrea Cangioli, i conti del primo semestre 2022, che hanno evidenziato il proseguimento di un trend di crescita del fatturato a doppia cifra e una redditività record.
Il tutto grazie a una domanda che si mantiene molto sostenuta nella maggior parte dei mercati di sbocco del Gruppo, continuando ad alimentare un portafoglio ordini che, nonostante gli aumenti dei volumi e dei ritmi di produzione tenuti dagli stabilimenti della società, si mantiene su livelli molto alti.
Nel dettaglio, i ricavi sono aumentati del 19,4% a 327 milioni e l’Ebit del 34,1% a 41,4 milioni, portando la redditività al 12,7% (11,3% nel 1H22), livello mai raggiunto nella storia recente di El.En. L’utile netto è salito del 26,6% a 28,4 milioni, mentre la posizione finanziaria netta si è mantenuta positiva per circa 44 milioni, seppure in calo rispetto ai 116 milioni al 31 dicembre 2022.
Risultati ancora più significativi se si considerano le persistenti difficoltà a livello di supply chain, al netto delle quali El.En sarebbe riuscita a registrare tassi di crescita addirittura superiori.
Continuano, infatti, a permanere difficoltà nell’approvvigionamento di diverse tipologie di materiali, con i tempi di consegna di alcuni componenti elettronici, plastici e metallici che sono oggi molto più dilatati rispetto al passato, creando difficoltà nei processi produttivi.
“Ci troviamo in una situazione in cui le nostre strutture potrebbero gestire volumi anche superiori a quanto stiamo facendo, ma siamo rallentati della rigidità della supply chain che in questa fase non riesce a seguire in pieno il nostro sviluppo”.
Il settore medicale
A livello di settori di business, il Medicale ha segnato un +24,7% a 183 milioni (pari al 56% del fatturato complessivo), sostenuto dal buon andamento in tutti i segmenti applicativi.
Nel dettaglio, l’estetica – che rappresenta il settore più rilevante con una incidenza del 60,7% sul fatturato complessivo – è cresciuta del 18% a 111 milioni grazie soprattutto all’ottimo andamento delle vendite di sistemi laser ad alta potenza ad alessandrite per epilazione, dei quali il gruppo sta assumendo una leadership mondiale.
Da sottolineare, inoltre, la forte crescita dei segmenti della fisioterapia (+25% a 8 milioni) e della chirurgia (+43% a 30 milioni), a testimonianza che il rallentamento subito in passato in questi segmenti fosse prevalentemente dovuto agli effetti del Covid.
Infine, le vendite nel service post-vendita sono aumentate del 35% a circa 33 milioni grazie soprattutto alla vendita di fibre ottiche per applicazioni chirurgiche in urologia, la cui produzione aveva subito un forte rallentamento all’inizio del 2021 per alcuni problemi tecnici di produzione superati nei mesi successivi.
Il settore industriale
Per quanto riguarda il settore industriale, invece, l’incremento è stato del 13,2% a 144 milioni, trainato soprattutto alla continua crescita del settore del taglio che ha segnato un +14,9% a 122 milioni.
Un risultato ottenuto nonostante le difficoltà registrate dal mercato cinese, ancora condizionato dalla politica Zero-Covid attuata da Pechino che ha comportato un rallentamento delle attività economiche.
“Gli stabilimenti cinesi del gruppo – sottolinea Cangioli – non hanno subito chiusure ma rallentamenti nella vendita, produzione e consegna dei prodotti, ottenendo risultati ben inferiori al loro potenziale”.
Un’area in cui El.En conferma, comunque, l’ottimismo sulle prospettive di crescita future, con l’intenzione di continuare ad acquisire una posizione sempre più solida e un livello competitivo importante rispetto ai competitor, anche tramite la possibile Ipo della Penta Laser Zhejiang.
Da sottolineare, dall’altra parte, l’ottima performance della controllata italiana Cutlite Penta, che ha registrato una crescita superiore al 50% evidenziando il grande successo dei sistemi per taglio lamiera con sorgenti laser di alta potenza sul mercato domestico e su quello europeo.
Infine, il segmento della marcatura ha mantenuto un fatturato sostanzialmente stabile a circa 11 milioni, mentre il settore delle sorgenti ha segnato un incremento dell’8,2% a 2 milioni.
Redditività record, diminuisce la Pfn per l’aumento del circolante
A livello operativo, l’Ebit ha registrato un +34,1% a 41,4 milioni, con un ros che ha raggiunto un livello record del 12,7% (11,3% nel 1H21) grazie soprattutto all’effetto della leva operativa con il forte incremento dei volumi, che ha più che compensato il rincaro dei costi.
A ciò si è aggiunto il miglior mix delle vendite, con il settore medicale (caratterizzato da redditività più elevata) cresciuto più rapidamente dell’industriale, il miglioramento dei margini del settore industriale e il contributo positivo del rafforzamento del cambio euro/dollaro nel settore medicale.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta si mantiene positiva per circa 44 milioni, ma in diminuzione rispetto ai 116 milioni al 31 dicembre 2021 dopo il pagamento di 17 milioni di dividendi e Capex per 12 milioni.
La riduzione della cassa netta è però riconducibile soprattutto all’incremento del capitale circolante netto, che ha determinato un assorbimento di circa 46 milioni destinati alla rapida crescita per prevenire ed alleviare l’impatto sull’attività della crisi delle supply chain che ha causato un allungamento del ciclo produttivo.
Il gruppo ha fatto ricorso alle proprie disponibilità liquide per espandere in maniera consistente il capitale circolante, con acquisiti di materie prime effettuati con grande anticipo sulla produzione ed il pagamento dei fornitori talvolta anticipato per garantire priorità nelle consegne e dare stabilità ai processi produttivi, ostacolati dalla indisponibilità di componenti.
Una decisione che rappresenta una precisa scelta strategica volta a sostenere il forte sviluppo del business, alla luce di un portafoglio ordini che si mantiene consistente in tutti i settori di attività in scia al solido trend della domanda.
“Si tratta di un investimento di carattere transitorio mirato a creare un vantaggio competitivo, mantenendo così la tempestività delle consegne ai nostri clienti e confermando la chiara propensione strategica dell’azienda di assecondare e facilitare la rapida crescita” dichiara l’Ad.
Volontà evidenziata anche dai continui investimenti in immobilizzazioni tecniche, pari a circa 10 milioni nei primi sei mesi del 2022, per rafforzare le proprie strutture produttive, oltre ai continui sforzi nella ricerca e sviluppo per continuare a garantire quella capacità di innovazione di prodotto da sempre tratto distintivo del gruppo fiorentino.
Outlook: migliorato il target sui ricavi per il 2022
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i risultati del primo semestre 2022 sono ampiamente superiori sia alla guidance annuale che all’obiettivo di medio-termine dichiarato dalla società di una crescita media del 10% con una redditività intorno al 10%.
Alla luce dell’attuale trend della domanda, El.En si dichiara fiduciosa di poter proseguire l’esercizio con ottimi risultati, prevedendo un fatturato superiore a 660 milioni, in aumento di almeno il 15% rispetto al 2021 e ben oltre il target del 10% indicato a inizio anno.
A livello di margini, il management stima un risultato operativo in crescita su base annua, con una redditività che nel secondo semestre si manterrà su livelli di eccellenza seppure inferiore rispetto ai livelli record del primo, penalizzata da inflazione e rincari energetici.
“Bisogna considerare che l’ottimo risultato nel medicale comporta il mantenimento di una redditività molto interessante che, unito all’incremento dei volumi, consente una certa fiducia sui margini nonostante l’attuale scenario di incertezza”.
Allargando l’orizzonte temporale, “le prospettive nei settori in cui operiamo si mantengono positive, pur all’interno di un difficile quadro congiunturale a causa del rischio di una recessione globale” afferma Cangioli.
“Le determinanti della crescita nei nostri specifici mercati si confermano eccellenti, con una domanda intrinseca che al momento non ha dato segnali di risentire della generale situazione di crisi”.
La borsa non premia i risultati
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, dalla diffusione dei conti lo scorso 12 settembre il titolo ha perso oltre il 20%, penalizzato anche dal nervosismo che ha caratterizzato i mercati nelle ultime settimane a causa dei timori di recessione.
Una reazione che appare eccessiva, considerando che i fondamentali della società restano solidi e un modello di business che ha dimostrato una buona capacità di resilienza anche in un contesto di crisi, come avvenuto nel corso dell’emergenza pandemica del 2020.
Pur a fronte di una significativa riduzione della liquidità netta, la posizione finanziaria netta della società rimane infatti saldamente positiva, lasciando ampio spazio di manovra per sostenere ulteriori investimenti a sostegno della crescita, così come è avvenuto anche nei primi sei mesi del 2022.
Il trend del circolante dovrebbe inoltre progressivamente normalizzarsi, nonostante il persistere delle difficoltà nella supply chain riduca la visibilità sui prossimi mesi, beneficiando anche della storica capacità dell’azienda di generare cassa.
A preoccupare gli investitori sembrano però essere i rischi legati a una frenata dell’economia globale e alla possibilità che l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali riduca gli investimenti in beni strumentali, a cui si aggiungono le difficoltà della Cina ancora alle prese con il Covid.
Il Ceo di El.En conferma però l’ottimismo nelle prospettive dei mercati di riferimento del gruppo, frutto di trend di mercato consolidati e con ancora ampi margini di sviluppo, che al momento non sembrano ancora risentire dell’incertezza del quadro macroeconomico.
“Abbiamo sempre detto di aspettarci una crescita media del fatturato nei prossimi anni di circa il 10% e il track record degli ultimi anni ha evidenziato che abbiamo battuto questa previsione nonostante la pandemia (Cagr 2011-2021 del +15%). Credo che riusciremo a continuare a battere questo target” conclude Cangioli.