La società cilena del Gruppo Enel, Enel Chile, ha effettuato oggi la disconnessione e la cessazione delle attività del gruppo II della centrale a carbone di Bocamina, nella municipalità di Coronel, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dalla Commissione nazionale cilena per l’energia.
Con questo traguardo, che segue la chiusura di Tarapacà nel 2019 e del gruppo I di Bocamina nel 2021, Enel diventa la prima azienda elettrica in Cile a non utilizzare più il carbone per le sue attività di generazione, con 18 anni di anticipo rispetto all’obiettivo originario del 2040 fissato dal Piano Nazionale di Decarbonizzazione cileno del 2019.
Per la completa decarbonizzazione del suo mix di generazione, Enel Chile ha implementato la strategia Just Energy Transition, che include soluzioni tecnologiche, sociali e ambientali volte a garantire che la dismissione della flotta a carbone dell’azienda venisse effettuata massimizzando il valore per il personale degli impianti, gli appaltatori e le comunità locali.
Inoltre, in linea con i principi dell’economia circolare, l’azienda sta studiando diverse alternative per riutilizzare gli asset dell’impianto al fine di dare nuova vita al sito e creare opportunità di sviluppo per l’area.
Enel Chile continua a rafforzare il proprio portafoglio nel campo delle rinnovabili: tra agosto e settembre, la società ha avviato due nuovi impianti solari, Azabache e Sol de Lila, per un totale di 221 MW e prevede di collegare alla rete ulteriori 500 MW circa di capacità rinnovabile nei prossimi mesi.
Questo risultato è pienamente in linea con il Piano Strategico 2022-2024 e la Vision 2030 del Gruppo Enel, che pongono al centro la decarbonizzazione e l’accelerazione della transizione energetica.
Enel prevede di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027 e da quella a gas entro il 2040, sostituendo la propria flotta termica con nuova capacità rinnovabile e facendo leva sull’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo.