Mercati asiatici – Seduta in calo, giù in particolare il Giappone

Seduta in calo per i principali listini asiatici, in scia all’andamento di Wall Street e con lo sguardo che resta puntato sulle banche centrali e sulle tensioni geopolitiche.

In Cina Shanghai flat e Shenzhen a -0,5%, mentre Hong Kong avanza dello 0,2%. Male il Giappone con Nikkei a -2,1% e Topix a -1,7%.

Le ultime indicazioni delle banche centrali hanno rafforzato la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione, alimentando l’incertezza sull’outlook economico in un contesto frenato anche dalla crisi energetica e dalle tensioni geopolitiche.

A pesare sul sentiment anche il piano fiscale del governo britannico e i dati sull’inflazione in Germania, che ha toccato il 10% per la prima volta da quando c’è l’euro, e sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona, sui minimi dal 2020.

Tornando in Asia, la Banca del Giappone ha rafforzato i suoi acquisti di obbligazioni pianificati, mentre il primo ministro Fumio Kishida ha incaricato il suo governo di presentare un pacchetto di stimoli economici entro la fine di ottobre.

Sul fronte della agenda macro, è emerso che l’industria manifatturiera cinese si è indebolita. A settembre l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato congiuntamente da Caixin e Markit, infatti, segna un calo a 48,1 punti, a fronte dei 49,5 punti del consensus e della rilevazione di agosto.

Sullo sfondo le questioni geopolitiche, con l’Unione europea che ha svelato nuove sanzioni contro la Russia dopo la nuova escalation di tensioni in Ucraina. Tra queste, l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del petrolio di Mosca destinato a Paesi terzi.

Intanto, sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta a quota 0,981 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen resta in area 144,5. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 87,25 dollari e il Wti (flat) a 81,2 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha ceduto il 2,8%, lo S&P500 il 2,1% ed il Dow Jones l’1,5%.