Mercati – Rimbalzo per l’Europa, a Milano (+1,5%) balzo di Banca Generali (+19,1%)

Le borse europee chiudono in rialzo, nell’ultima seduta di un trimestre appesantito dalle mosse restrittive delle banche centrali e dai timori di recessione. Il Ftse Mib di Milano archivia la seduta odierna in rialzo dell’1,5% a 20.648 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1%), il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,5%), mentre il Ftse 100 di Londra termina a +0,2%. A Wall Street, andamento contrastato per Dow Jones (-0,1%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,6%), con focus sugli ultimi dati macro.

Il dato Pce sull’inflazione ha evidenziato una crescita superiore alle attese ad agosto, rafforzando la prospettiva di una Fed ancora molto restrittiva, anche alla luce dei toni da “falco” utilizzati questa settimana dai membri della Fed. Nell’eurozona, i prezzi al consumo hanno evidenziato un’accelerazione al 10% annuo (dal 9,1% di agosto), mettendo ulteriore pressione alla Bce per raffreddare l’inflazione.

In Europa, inoltre, continua a tenere banco la questione energetica. I ministri Ue dell’energia hanno raggiunto un accordo politico sulle misure per mitigare l’aumento dei prezzi, tra cui una riduzione della domanda e una tassa sui profitti delle imprese attive nei settori del petrolio greggio, del gas naturale, del carbone e delle raffinerie, ad un’aliquota almeno pari al 33%. Nessun accordo invece sul tetto al prezzo del gas.

Sullo sfondo, crescono le tensioni internazionali dopo la scoperta della quarta falla nel gasdotto Nord Stream e il referendum per l’annessione del Dombass alla Russia.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 0,979 e il cambio tra biglietto verde e yen si stabilizza a 144,7. In rialzo la sterlina a 1,115 dollari dopo le turbolenze degli ultimi giorni in seguito al piano fiscale e all’intervento della Bank of England.

Tra le materie prime, scambiano in lieve ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 86,8 dollari e il Wti (-0,1%) a 81,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 239 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,5%, in attesa questa sera del giudizio di Moody’s sull’Italia, il primo test con le agenzie di rating dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni.

Tornando a Piazza Affari, tra le società del Ftse Mib vola Banca Generali (+19,1%) in scia ai rumors su una possibile vendita a Mediobanca (+5,9%). In rialzo anche Saipem (+5,1%) mentre arretrano Leonardo (-1,7%) e le utilties Snam (-1,2%) ed Enel (-0,6%).