Mercati Usa – Previsto avvio positivo nell’ultima seduta del terzo trimestre

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,2-0,5%, preannunciando una partenza poco sopra la parità a Wall Street nell’ultima seduta di un trimestre molto volatile e condizionato dai timori legati all’elevata inflazione e al rischio recessione.

Chiusura in forte calo ieri per i principali indici americani, dopo che il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato che gli investitori hanno capito di non poter fuggire a ulteriori rialzi dei tassi di interesse nei prossimi mesi.

Lo S&P 500 è scivolato sui minimi da oltre due anni avviandosi a registrare la terza perdita trimestrale consecutiva per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2008 e il Nasdaq per la prima volta in vent’anni.

Crescono le preoccupazioni per la prospettiva di una recessione globale in scia alla minaccia che gli interventi restrittivi delle banche centrali per contrastare le pressioni sui prezzi finiscano per danneggiare la crescita economica.

Il caso della Gran Bretagna ha messo in evidenza come una divergenza tra politica fiscale e monetaria nella lotta all’inflazione possa innescare una crisi, mentre evaporano le speranze che il governo UK soccomba alle pressioni per ridimensionare il maxi piano di tagli alle tasse.

Sullo sfondo, crescono le tensioni internazionali dopo la scoperta della quarta falla nel gasdotto Nord Stream e in attesa dei dati sul referendum per l’annessione del Dombass alla Russia, non riconosciuto dalla comunità internazionale.

Tornando a Wall Street, nel premarket Nike crolla di oltre l’11% dopo la diffusione dei risultati trimestrali, che hanno evidenziato una pressione sui margini che ha penalizzato la redditività.