Obbligazioni – Si allentano le tensioni sui benchmark europei

Seduta in calo per i tassi europei con lo sguardo che resta puntato sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali e dall’agenda macroeconomica.

Listini continentali positivi con il Ftse Mib a +1,4%.

Il vicepresidente della Federal Reserve, Lael Brainard, ha riconosciuto la necessità di monitorare l’impatto che l’aumento dei tassi potrebbe avere sulla stabilità dei mercati globali, ribadendo tuttavia il messaggio di “tassi più elevati per un periodo di tempo più lungo”.

Thomas Barkin della Fed di Richmond ha invece affermato che i fattori che stanno alimentando l’accelerazione dei prezzi stanno mostrando alcuni segni di allentamento mentre secondo Mary Daly della Fed di San Francisco i dati in arrivo determineranno di quanto la banca centrale americana dovrà aumentare i tassi di interesse.

Nel frattempo sul fronte macro, a settembre i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato un incremento dell’1,2% su base mensile (dato preliminare), superiore al consensus (+0,9%) dopo il +0,6% di agosto. Su base annua i prezzi al consumo hanno riportato un progresso del 10%, valore superiore alle stime (+9,7%) dopo il +9,1% della lettura finale del mese precedente.

Secondo le stime preliminari, in Italia a settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile (consensus 0,0% e finale agosto +0,8%) e un incremento dell’8,9% su base annua (+8,6% stimato e +8,4% mese precedente).

Tornando all’obbligazionario, con lo sguardo questa sera sul giudizio di Moody’s sull’Italia, il rendimento del Btp decennale cala al 4,5%, con uno spread a 243 punti.