Nel primo semestre 2022 il gruppo Take Off ha riportato ricavi a 12,9 milioni, in crescita del 12% rispetto a 11,5 milioni al 30 giugno 2021 che aveva risentito delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19.
La capogruppo Take Off ha registrato un fatturato pari a 10,2 milioni (+18,2%) mentre Over, specializzata nella realizzazione di prodotti a brand Overkids per bambini sino
ai 14 anni, ha contribuito per 2,7 milioni, con una diminuzione però del 6,9%.
Il prezzo medio di vendita del gruppo è pari a 16,20 euro (15,55 euro nel primo semestre 2021). Nello specifico, per Take Off si attesta a 24,03 euro (24,69 euro nel primo semestre 2021), mentre per Over passa da 7,44 euro nel primo semestre 2021 a 7,29 euro nel primo semestre 2022.
L’EBITDA si è attestato a 3,3 milioni (-17%), con un margine al 25,4%; il confronto con il primo semestre 2021 – spiega la società – deve tener conto dei significativi investimenti a sostegno dello sviluppo del gruppo e in particolare dei maggiori costi pubblicitari per l’apertura di nuovi punti vendita e dell’incremento dei costi del personale (258 dipendenti al 30 giugno 2022 rispetto a 219 dipendenti al 30 giugno 2021). Inoltre, il semestre è influenzato da maggiori costi per servizi attribuibili ai costi di consulenza a seguito della quotazione in Borsa avvenuta a novembre 2021.
L’EBIT è stato pari a 2,2 milioni (-27%), dopo ammortamenti per 1 milione (0,9 milioni al 30 giugno 2021).
Il risultato netto si è fissato a 1,4 milioni (-33%).
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta è stata cash positive per 7,7 milioni (al 31 dicembre 2021 cash positive per 12,1 milioni). A livello adjusted, che esclude il debito per i diritti d’uso pari a 7,5 milioni (6,9 milioni al 31 dicembre 2021), è stata cash positive per 15,2 milioni, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2021 (cash positive per 19,1 milioni).
Gli amministratori del gruppo “grazie alle politiche di contenimento dei costi poste in essere e alla propria capacità di far fronte alle difficoltà, non solo sono confidenti sul buon andamento dei risultati economici prospettici, sebbene influenzati dagli effetti sociopolitici, ma ritengono imprescindibile continuare a investire nel proprio percorso di crescita e di sviluppo cogliendo anche le opportunità che si genereranno dalle eventuali crisi di alcuni operatori di mercato”.