Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,7% rispetto al -1,7% del corrispondente europeo e al -2,4% del Ftse Mib.
Giornata negativa per le borse europee, in un clima di avversione al rischio. In primo piano restano le questioni legate alla politica monetaria e alle tensioni geopolitiche, mentre gli operatori continuano a monitorare i dati macro per valutare l’outlook economico. L’inflazione tedesca ha toccato il 10% per la prima volta da quando c’è l’euro, mentre il Pil annualizzato statunitense del secondo trimestre si è confermato a -0,6%.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 245 bp.
Tornando al comparto utility, tra le big tiene Hera (-0,5%) che ha annunciato, nell’ambito del Salone Internazionale della Ceramica CERSAIE di Bologna, una collaborazione di medio/lungo periodo con il gruppo ceramico Victoria per sviluppare iniziative innovative per raggiungere la neutralità climatica e mitigare progressivamente i costi energetici negli stabilimenti.
Enel (-1,6%) ha siglato con Sonatrach, compagnia petrolifera statale algerina, una serie di accordi relativi ai contratti di fornitura di gas naturale attualmente in essere fra le società.
SardHy Green Hydrogen, società nata dal progetto congiunto di Enel Green Power e Saras legato allo sviluppo di idrogeno verde in Sardegna, è tra i beneficiari italiani dei 5,2 miliardi di sovvenzioni pubbliche approvate dalla Commissione Europea nell’ambito di IPCEI Hy2Use, per supportare la ricerca e l’innovazione, la prima applicazione industriale e la costruzione delle relative infrastrutture nella catena del valore dell’idrogeno.
Tra le mid, Iren (-1,2%) e CaixaBank hanno sottoscritto un Sustainability Linked Term Loan di 100 milioni, della durata di cinque anni, legato al raggiungimento di specifici obiettivi in tema di Intensità delle emissioni di gas serra e di Perdite idriche.
Tra le small, il Cda di PLC (-14,5%) ha alzato il velo sui risultati 1H 2022 che hanno risentito negativamente degli effetti (i) dell’avverso scenario macroeconomico sulla catena di fornitura nonché (ii) della mancata adozione di alcuni decreti attuativi della normativa sulle fonti rinnovabili.
Tali risultati – sottolinea la società – sono circoscritti ad alcune società del Gruppo, con particolare riferimento alle attività di costruzione di impianti, senza impatti sulla posizione finanziaria netta. Il management non rileva, dunque, criticità in merito all’andamento prospettico del Gruppo PLC, anche in considerazione del fatto delle buone prospettive del mercato delle energie rinnovabili e delle infrastrutture elettriche.
Inoltre, al fine di tenere conto del contesto esterno caratterizzato da elementi di incertezza e volatilità, ma con un mercato di riferimento in rilevante espansione, il Consiglio ha rivisto le previsioni economiche di chiusura per l’esercizio 2022 e ha deliberato il ritiro della guidance per gli esercizi 2023 e 2024, dando contestualmente mandato per la predisposizione di un nuovo piano industriale.