Impiantistica (-1,1%) – In luce Danieli (+8,8%) nell’ottava dei conti

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 2%, in un’altra settimana difficile per i mercati tra le crescenti preoccupazioni per il rischio di una recessione globale.

Ad appesantire il sentiment degli operatori hanno contribuito l’ulteriore escalation delle tensioni geopolitiche, con l’annessione da parte della Russia di quattro regioni ucraine e i sabotaggi ai gasdotti Nord Stream.

A ciò si è aggiunta la forte volatilità sui mercati obbligazionario tra le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, oltre al maxi piano di tagli alle tasse presentato dal Regno Unito che ha spinto la Bank of England ad annunciare un piano di acquisto bond di emergenza.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha segnato un -1,1% w/w, rispetto al +0,9% del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in rosso Leonardo (-5,2% w/w), complice il crollo della sterlina data l’esposizione del gruppo al mercato UK.

Positiva, invece, Prysmian (+0,8% w/w). Nel segmento delle medie capitalizzazioni in evidenza Danieli (+8,8% w/w) dopo la diffusione dei risultati dell’esercizio 2021-2022, mentre le vendite hanno colpito in particolare Webuild (-5,9% w/w) nonostante il gruppo abbia dichiarato di prevedere per il 2022 risultati commerciali significativamente migliori della guidance.