Mercati – Apertura in calo per l’Europa, Milano a -1%

Partenza in rosso per le borse europee, in un clima in cui persiste il sentiment negativo sui mercati tra le preoccupazioni per i continui interventi restrittivi delle banche centrali per domare l’inflazione, alimentando il rischio di recessione.

A Milano il Ftse Mib cede l’1% unb area 22.450 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

L’azionario Usa è reduce dalla terza perdita trimestrale consecutiva, evento che non si verificava dal 2008-2009, con i primi nove mesi del 2022 che sono stati i peggiori degli ultimi vent’anni.

Gli asset rischiosi sono tornati sotto pressione da quando la Federal Reserve ha annunciato un terzo maxi rialzo dei tassi di interesse a settembre, ribadendo la necessità di ulteriori strette anche nei prossimi mesi.

Gli investitori attendono ora i dati sul mercato del lavoro americano in uscita venerdì per aver ulteriori indicazioni sulla traiettoria dei prossimi interventi della Fed. Anche le prossime letture su inflazione e Pil aiuteranno a chiarire se le pressioni sui prezzi si stanno allentando o meno.

Focus, inoltre, sulla riunione dell’Opec+ in programma il 5 ottobre, da cui gli analisti si attendono l’annuncio di una possibile riduzione dell’output per frenare il recente crollo dei prezzi del petrolio, scesi sui minimi da gennaio.

In rialzo, intanto le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,7%) a 87,4 dollari e il Wti (+2,8%) a 81,7 dollari. Sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia a 0,979 mentre il dollaro/yen risale sopra quota 145.

Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche, con la nuova escalation del conflitto in Ucraina. Da oggi per la Russia sarà effettiva l’integrazione del Dombass a seguito dei referendum, che non sono stati riconosciuti dalla comunità internazionale.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 243 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,56%, dopo che venerdì a mercati chiusi Moody’s ha rimandato alla primavera eventuali cambi del rating o dell’outlook sull’Italia. Il giudizio è rimasto Baa3, un solo gradino oltre il livello spazzatura (junk), mentre l’outlook era stato già cambiato da stabile a negativo a inizio agosto.

Tornando a Piazza Affari, in calo Banca Generali (-3,8%), Cnh (-2%), Finecobank (-2%), Interpump (-1,9%), Moncler (-1,9%) ed Stm (-1,8%), mentre avanza Tenaris (+1,9%).