Mercati – Europa al traino di Wall Street, Piazza Affari svetta a +1%

Borse europee in miglioramento rispetto alla mattinata, mentre Wall Street ha aperto in rialzo dopo le vendite di venerdì.

Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,1% in area 20.850 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). A New York, apertura sopra la parità per Dow Jones (+1,1%), S&P500 (+0,92%) e Nasdaq (+0,4%), reduci dalla terza perdita trimestrale consecutiva, come non accadeva dal 2009.

Il clima resta volatile, a causa delle incertezze legate all’inasprimento della politica monetaria per contrastare l’inflazione e al rischio di recessione.

Gli ultimi dati macro europei hanno evidenziato un ulteriore rallentamento dell’attività manifatturiera a settembre, a causa della domanda in calo e delle crescenti pressioni sui prezzi.

L’attenzione è già rivolta ai dati di venerdì sul mercato del lavoro statunitense, che aiuteranno a capire quanto la Fed possa alzare velocemente i tassi senza peggiorare eccessivamente il quadro economico.

Sul Forex l’euro/dollaro cala leggermente a 0,978 e il cambio tra biglietto verde e yen oscilla in area 145. In recupero la sterlina a 1,124 dollari dopo il dietrofront del governo britannico sull’abolizione dell’aliquota fiscale massima del 45%.

Tra le materie prime, corrono le quotazioni del greggio, con il Brent (+5,1%) a 89,4 dollari e il Wti (+5,9%) a 84,1 dollari al barile, sostenute dalla possibilità che l’Opec+ annunci un taglio dell’output nella riunione del 5 ottobre.

Si distendono le tensioni sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund a 238 punti base punti base e il rendimento del decennale italiano in calo, insieme agli omologhi europei, al 4,37%, mentre il T-Bond statunitense cala al 3,69%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib si distinguono Tenaris (+7,7%), Banco Bpm (+3,6%), Eni (+3,5%) e Terna (+3,2%) mentre arretrano soprattutto Banca Generali (-2,7%), Campari (-2,4%) e Amplifon (-2%).