Partenza positiva a Wall Street, che rimbalza dopo le perdite della scorsa settimana pur in un clima ancora condizionato dalle preoccupazioni per i continui interventi restrittivi delle banche centrali che alimentano il rischio di recessione.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna l’1,1%, lo S&P 500 l’1% e il Nasdaq lo 0,6%. Il listino tecnologico è frenato dal calo in avvio di circa il 5% di Tesla, dopo aver registrato un numero di consegne nel terzo trimestre inferiore alle previsioni
Sui mercati permane un clima di nervosismo per il potenziale impatto sull’economia globale dei rialzi dei tassi di interesse, dopo che le banche centrali, a partire dalla Federal Reserve, hanno ribadito il proprio impegno nella lotta all’inflazione.
L’attenzione è già rivolta ai dati di venerdì sul mercato del lavoro Usa, che aiuteranno a comprendere quanto l’istituto di Washington possa spingersi in là con gli aumenti del costo del denaro senza danneggiare eccessivamente la crescita.
Si allenta intanto la pressione sul mercato obbligazionario, alimentando le speranze sulla possibilità che la recente impennata dei rendimenti abbia raggiunto il suo picco. Il tasso sul decennale americano e sul biennale arretrano di circa 16 punti base rispettivamente al 3,67% e al 4,12%.
Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 0,978, mentre il dollaro/yen è stabile a 144,8 dopo aver superato in mattinata la soglia di 145 per la prima volta da quando Banca del Giappone è intervenuta la scorsa settimana sul mercato a sostegno della valuta.
In rimonta la sterlina a 1,124 sul dollaro, dopo che il governo britannico ha ritirato la proposta di tagli alle tasse che prevedeva l’abolizione dell’aliquota più alta sui redditi, pari al 45%.
Tra le materie prime, infine, in deciso rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+5%) a 89,4 dollari e il Wti (+5,7%) a 84 dollari, in scia alle aspettative di un taglio alla produzione di oltre 1 milione di barili nella riunione dell’Opec+ in programma questa settimana.
