Oil & Gas (+0,3%) – Guadagni a doppia cifra per Saras (+12,6%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un calo complessivo del 2%, in un’altra settimana difficile per i mercati tra le crescenti preoccupazioni per il rischio di una recessione globale.

Ad appesantire il sentiment degli operatori hanno contribuito l’ulteriore escalation delle tensioni geopolitiche, con l’annessione da parte della Russia di quattro regioni ucraine e i sabotaggi ai gasdotti Nord Stream.

A ciò si è aggiunta la forte volatilità sui mercati obbligazionario tra le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, oltre al maxi piano di tagli alle tasse presentato dal Regno Unito che ha spinto la Bank of England ad annunciare un piano di acquisto bond di emergenza.

Prima settimana positiva per le quotazioni del greggio nelle ultime cinque, complice anche le aspettative di un taglio della produzione da parte dell’Opec+ nel meeting in programma il 50 ottobre.

Una mossa per contrastare il recente crollo dei prezzi del petrolio, che hanno registrato la prima perdita trimestrale in oltre due anni in scia ai timori per l’impatto sulla domanda di un rallentamento dell’economia globale e al rafforzamento del dollaro.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,3% w/w, rispetto al +2,9% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene Saipem (+7,9% w/w), dopo essersi aggiudicata due nuovi contratti in Costa d’Avorio per un valore complessivo di circa 1 miliardo.

In rialzo anche Tenaris (+6,3% w/w) e, in misura minore, Eni (+1% w/w). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni decisa rimonta per Saras (+12,6% w/w) dopo i ribassi delle settimane precedenti, mentre ha chiuso l’ottava in calo Maire Tecnimont (-4% w/w).