Il primo semestre 2022 ha rappresentato per il Gruppo Sciuker Frames p un periodo di ulteriore accelerazione della forte espansione registrata a partire dal 2020, nonostante il permanere degli effetti negativi sui mercati delle materie prime e sul mercato energetico nonché il contesto macroeconomico e lo scenario inflazionistico.
A livello industriale, il Piano di Investimenti è stato implementato regolarmente su tutte le società del Gruppo, in chiave industria 4.0; l’entrata a regime progressiva degli investimenti effettuati nel 2021 e in questo primo semestre del 2022 ha portato ad un innalzamento significativo della capacità produttiva di tutto il Gruppo.
Altrettanto regolarmente è proseguita la crescita dei progetti di riqualificazione energetica e sismica degli edifici residenziali, nonostante il generale contesto di incertezza regolamentare; il Gruppo ha avviato nel secondo semestre 2022 un’importante evoluzione del modello di business legato a tale ambito di operatività sia attraverso la diversificazione dei canali di cessione dei crediti fiscali sia con l’avvio di contratti che prevedono percentuali di sconto in fattura minori del 110%, in linea con le vigenti previsioni normative.
Nei primi sei mesi dell’anno, il valore della produzione è cresciuto su base annua del 132,3% a 83,4 milioni, principalmente grazie all’incremento dei volumi della produzione industriale ed alla prosecuzione delle attività di progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e sismica.
In dettaglio, il valore della produzione del settore del design e produzione di infissi ecosostenibili è stato pari a 42,1 milioni (50,5% rispetto al VdP totale), mentre il valore della produzione riconducibile alla progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica è stato pari a 41,3 milioni (49,5% rispetto al VdP totale).
In termini di marginalità, a fronte dell’aumento dei costi energetici, grazie all’autoproduzione di energia generata tramite gli impianti fotovoltaici installati sugli stabilimenti l’effetto netto sulla marginalità del Gruppo è da considerarsi estremamente basso. Inoltre, l’effetto netto della materia prima sul costo del venduto è rimasto invariato in quanto l’incremento dei costi di approvvigionamento di alcune materie prime è stato compensato dalla riduzione del costo di altri materiali.
L’Ebitda è aumentato del 120,4% a 19,9 milioni, con un’incidenza rispetto al valore della produzione del 23,9% (-130 punti base). L’Ebitda del settore del design e produzione di infissi ecosostenibili è stato pari a 12,5 milioni (pari al 29,7% del relativo VdP), mentre l’Ebitda riconducibile alla progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica è stato pari a 7,4 milioni (pari al 17,9% del relativo VdP).
Il semestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 143,9% a 10,5 milioni. Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 4,9 milioni, in miglioramento di 7,7 milioni rispetto all’indebitamento di 2,2 milioni al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2022 il management prevede un incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2021, accompagnati da un aumento del valore della marginalità (Ebitda), con livelli di indebitamento finanziario stabili al netto del piano di investimenti definito nell’ambito del Piano Industriale, ed in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business.
Con riferimento all’attuale guerra Russia-Ucraina, sulla base delle informazioni disponibili all’atto dell’approvazione della Relazione Semestrale Consolidata, si ritiene che SCK Group non dovrebbe subire impatti negativi di rilievo né sotto il profilo commerciale, non essendo direttamente presenti in tali mercati e non approvvigionandosi dai medesimi, né sotto il profilo finanziario, non essendo esposti verso imprese clienti residenti in Russia o in Ucraina.
Si ritiene che impatti indiretti negativi derivanti dalle sanzioni adottate nei confronti della Russia e dal protrarsi del conflitto, qualora abbiano impatto su nuovi aumenti dei costi delle materie prime ed energetici, non siano comunque di intensità tale da compromettere l’equilibrio economico e finanziario di SCK Group e la continuità aziendale nel prevedibile futuro.
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