Nelle sedute dal 26 al 30 settembre 2022 il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato complessivamente un +0,1%, rispetto al +1,3% dell’analogo indice europeo e al -2% del Ftse Mib.
Settimana negativa per l’azionario, con focus sulla politica monetaria restrittiva delle banche centrali e sugli ultimi dati macro, che evidenziano un’inflazione ancora elevata. In Europa tiene banco anche la questione energetica, con le muove misure per contrastare il rincaro dei prezzi, mentre si intensificano le tensioni geopolitiche internazionali.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta sotto la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 240 bp.
Sul listino principale, corre Banca Generali (+16,5%), rialzo spinto dal +19,1% messo a segno a ridosso della chiusura di venerdì in scia a rumors di stampa su una possibile vendita da parte di Generali a Mediobanca, operazione che un portavoce del Leone ha fatto sapere non essere supportata da alcuna decisione in merito.
Nexi (-0,5%) ha svelato gli obiettivi a medio termine, che evidenziano, in ambito finanziario, ricavi netti in crescita a un CAGR del 9% nel periodo 2021-2025, l’Ebitda a un CAGR del 14%, con il relativo margine in progresso di circa 900 punti base entro il 2025.
Poste Italiane (-1,3%), attraverso l’interamente controllata Poste Vita, ha approvato la promozione di un’opa volontaria totalitaria per cassa sulle azioni ordinarie di Net Insurance (+25,9%) e di un’opa volontaria per cassa sulla totalità dei warrant denominati “Warrant Net Insurance 2018-2023”. Il corrispettivo che sarà offerto per ciascuna azione è pari a 9,50 euro e quello per ciascun warrant è di 4,81 euro. L’esborso massimo complessivo ammonta a 187.777.212 euro.
Tra le mid, Banca Ifis (-0,3%) ha concluso l’offerta di scambio sul Prestito Obbligazionario Subordinato Tier 2 2017/2027.
Tra le small Gequity (-1,6%) e Mittel (-4,2%) hanno diffuso i risultati 1H 2022.
Infine, da segnalare che i dati rilevati da Assoreti indicano ad agosto una raccolta netta pari a circa 1,6 miliardi, importo in calo sia rispetto al mese precedente (4,2 miliardi) sia nel confronto annuale (4,1 miliardi).