Mercati – Apertura in rialzo per l’Europa, Milano a +1,3%

Partenza positiva per le borse europee, proseguendo il recupero di ieri in scia ai guadagni di Wall Street tra le speranze che il ciclo di strette monetarie delle banche centrali si avvii verso una conclusione per non danneggiare eccessivamente l’economia.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,2% in area 21.230 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%).

I mercati americani hanno trovato nuova linfa ieri dal dato inferiore alle attese sull’attività manifatturiera Usa, che ha spinto gli operatori a ridimensionare le attese sui prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Se da una parte i membri dell’istituto di Washington continuano però a insistere sulla necessità di ulteriori interventi aggressivi, dall’altra la Reserve Bank of Australia ha sorpreso gli investitori alzando i tassi di solo 25 punti base, mettendo fine a una striscia di maxi ritocchi.

L’attenzione si sposta ora sui dati di venerdì sul mercato del lavoro Usa, che aiuteranno a comprendere quanto l’istituto di Washington possa spingersi in là con gli aumenti del costo del denaro senza danneggiare eccessivamente la crescita.

Focus, inoltre, sulla riunione dell’Opec+ in programma il 5 ottobre, da cui gli analisti si attendono l’annuncio di un possibile taglio alla produzione di oltre 1 milione di barili al giorno per frenare il recente crollo dei prezzi del petrolio.

Intanto prosegue la risalita delle quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 89,5 dollari e il Wti (+0,5%) a 84 dollari. Sul Forex il cambio euro/dollaro avanza a 0,987, in attesa oggi dell’Econfin e dei dati sui prezzi alla produzione dell’Eurozona, e il dollaro/yen a 144,7.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 228 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio in particolare Finecobank (+2,5%), Nexi (+2,3%), Pirelli (+2,2%), Bper (+2,1%), Prysmian (+2%) e Stellantis (+2%).