Mercati – Europa in rimonta, Milano si allinea e chiude a +3,4%

Altra seduta all’insegna degli acquisti per le borse europee, trainate dall’andamento positivo di Wall Street. Il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso del 3,4% a 21.690 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+4,2%), il Dax di Francoforte (+3,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+3,2%) e il Ftse 100 di Londra (+2,6%). In rialzo anche gli indici americani Dow Jones (+2,5%), S&P500 (+2,8%) e Nasdaq (+3,2%) dopo i guadagni della vigilia.

I dati di ieri sull’attività manifatturiera degli Usa, inferiori alle attese, hanno ridimensionato le aspettative sui prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. I trader si attendono un incremento fino a 125 punti base entro marzo, rispetto ai 165 previsti dopo il ritocco da 75 punti base, il terzo consecutivo di tale entità, effettuato a settembre.

Intanto, la banca centrale australiana ha alzato il costo del denaro di soli 25 punti base, alimentando le speranze di un rallentamento delle strette monetarie anche da parte di altri istituti.

L’attenzione è già rivolta al job report in uscita venerdì, che fornirà un quadro più chiaro sul mercato del lavoro a stelle e strisce. Nel frattempo, i prezzi alla produzione dell’eurozona hanno registrato un incremento in linea con le attese ad agosto (+5% mensile e +43,3% su base annua) mentre gli ordini di fabbrica americani hanno riportato una variazione nulla.

In Europa tiene banco la questione energetica, con i Paesi membri divisi sulla possibilità di emettere strumenti di debito comune per far fronte alla crisi. Intanto la Germania difende il proprio piano di sostegno da 200 miliardi, definendolo “giustificato” malgrado le critiche degli altri Stati.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 0,997 e il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 144,4. Prosegue il recupero della sterlina a 1,142 dollari dopo il dietrofront del governo britannico sul piano di riduzione delle tasse.

Fra le materie prime viaggiano ancora in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,3%) a 91,7 dollari e il Wti (+3,4%) a 86,4 dollari, in attesa della riunione di domani dell’Opec+. Gli analisti si attendono l’annuncio di un possibile taglio alla produzione di oltre 1 milione di barili al giorno per frenare il recente crollo dei prezzi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 230 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,18%.

Tornando a Piazza Affari, avanzano tutti i titoli del Ftse Mib tranne Atlantia (flat), poco distante dal corrispettivo dell’opa finalizzata al delisting che prenderà il via il 10 ottobre. Chiudono in vetta al listino principale Moncler (+8,1%), Nexi (+6,4%), Saipem (+6,4%) e Interpump (+6,3%).