Mercati Usa – Previsti proseguire il recupero in avvio

I futures sull’azionario Usa guadagnano l’1,3-1,8%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street proseguendo il recupero di ieri tra le speranze di un rallentamento nel ciclo di strette monetarie delle banche centrali.

I principali indici americani hanno chiuso la seduta di lunedì in deciso rialzo, recuperando terreno dopo le perdite della scorsa settimana nonostante il tonfo di Tesla. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,7%, lo S&P 500 il 2,6% e il Nasdaq il 2,3%.

I dati inferiori alle attese diffusi ieri sull’attività manifatturiera Usa hanno spinto gli operatori a ridimensionare le aspettative sui prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

I trader si attendono ora un incremento di massimi 125 punti base entro marzo, rispetto ai 165 previsti dopo il ritocco da 75 punti base, il terzo consecutivo di tale entità, effettuato a settembre.

Sempre in tema banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha sorpreso gli investitori alzando i tassi di solo 25 punti base, mettendo fine a una striscia di quattro ritocchi consecutivi da mezzo punto percentuale.

Una mossa che ha alimentato le aspettative sulla possibilità che l’ondata di strette monetarie nel mondo, spaventando i mercati in scia al rischio di recessione, si stia avvicinando a una conclusione.

Speranze che contribuiscono ad allentare la pressione sul comparto obbligazionario, con i rendimenti dei Treasury ancora in discesa dopo essere precipitati ieri di circa 20 punti base e con il tasso sul biennale americano tornato brevemente sotto la soglia del 4%.

A sostenere il sentiment dei mercati contribuisce, inoltre, il dietrofront del governo britannico su alcuni punti del maxi piano fiscale annunciato la scorsa settimana, che aveva innescato forti turbolenze sui bond e provocato il crollo della sterlina.

Focus, infine, sulla riunione dell’Opec+ in programma domani, da cui gli analisti si attendono l’annuncio di un possibile taglio alla produzione di oltre 1 milione di barili al giorno per frenare il recente crollo dei prezzi del petrolio.