Nell’ambito del programma di riconversione industriale del sito di Pozzilli (“il progetto Pozzilli”) da realizzarsi attraverso P2P – partecipata al 50% da Seri Plast e al 50% da Unilever Ventures Holdings -, la controllata Seri Plast ha richiesto alla parte correlata Pmimmobiliare (“PM”) la disponibilità ad acquisire l’immobile di Pozzilli, attualmente detenuto dal Gruppo Unilever, in sostituzione della sua partecipata P2P, condizionatamente
all’accettazione di Unilever stessa e, conseguentemente, a concederlo in locazione alla P2P.
L’operazione di rinuncia all’acquisto è stata valutata come “operazione tra parti correlate1” di “maggiore rilevanza” ai sensi di quanto previsto dalla Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate.
partecipata da Vittorio Civitillo e Andrea Civitillo, rispettivamente nella misura del 50,60% e del 49,40%. SERI partecipa al 59,92% Seri Industrial che, a sua volta, detiene direttamente il 100% del capitale sociale di Seri Plast. Vittorio Civitillo ricopre la carica di Amministratore Unico in SERI, la carica di Ad in Seri Industrial, la carica di Presidente
e Ad in Seri Plast e di Ad in P2P; Andrea Civitillo quella di consigliere delegato in Seri Industrial e quella di Ad in Seri Plast e P2P; Marco Civitillo quella di consigliere delegato in Seri Industrial.
Il parere sull’interesse, sulla convenienza e correttezza sostanziale delle relative condizioni è stato reso da un comitato composto da due amministratori indipendenti e da un componente del collegio sindacale.
Parallelamente, un comitato composto da tre amministratori, in maggioranza indipendenti ai sensi del TUF e del Codice di Corporate Governance, ha rilasciato un parere sulla operazione di locazione da sottoscriversi tra PM e P2P che costituisce “operazione tra parti correlate” di “minore rilevanza”.
Il Cda, previo parere dei comitati, all’unanimità dei presenti, ivi compresi gli amministratori
indipendenti e con l’astensione di Vittorio Civitillo, Andrea Civitillo e Marco Civitillo, ha autorizzato il compimento delle predette operazioni, disponendo che la controllata P2P negozi un canone annuo di locazione pari a 450 mila euro rispetto all’importo di 525 mila euro ritenuto congruo nel parere rilasciato dal comitato.