Infrastrutture (-0,8%) – FNM (+1,1%) in controtendenza

L’indice Infrastrutture Italiane ha chiuso a -0,8%, rispetto al -1,2% del corrispondente indice settoriale europeo e al -1,5% del Ftse Mib.

Seduta in rosso per le borse del Vecchio Continente, con gli operatori sempre intenti a valutare un possibile rallentamento delle strette monetarie da parte delle banche centrali e i dati macroeconomici, in attesa del job report di venerdì. Focus anche sulla riunione dell’Opec+ che ha annunciato un taglio della produzione di 2 milioni di barili.

Tornando al comparto delle infrastrutture, tra le big cap Inwit cede l’1,4%. Negative le mid cap, fra le small resiste FNM (+1,1%).

Il Cda di Atlantia ha approvato il comunicato sull’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Schema Alfa e ha ritenuto congruo il relativo corrispettivo, pari a 23,0 euro per ciascuna azione che sarà portata in adesione all’Offerta.

Intanto la Società ha sottoscritto una nuova linea bancaria del valore complessivo di 1,5 miliardi di euro con scadenza ottobre 2024 estendibile fino ad aprile 2026, destinata al finanziamento delle attività generali della società, tra cui il rifinanziamento di un prestito bancario esistente di 750 milioni di euro in scadenza a settembre 2023.

Moody’s ESG, specializzata nella valutazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance delle principali aziende operanti nei diversi settori economici, ha assegnato ad Atlantia il livello massimo del rating, collocandola nella fascia dell’1% delle migliori imprese valutate a livello globale, su un totale di circa 5000 imprese monitorate.