Mercati – Piazza Affari scivola a -0,9%

Mattinata volatile per le borse europee, che perdono terreno dopo una partenza positiva. Il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,9% in area 21.180 punti, in coda al Vecchio Continente. Ribassi più contenuti per il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%). In calo di circa mezzo punto percentuale anche i future sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.

L’attenzione resta prevalentemente focalizzata sui dati macro e sulla politica monetaria. Gli operatori intanto valutano gli effetti del nuovo rialzo del petrolio in scia al taglio della produzione dell’Opec+, che ridurrà l’output di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre.

La decisione ha innescato un avvertimento dalla Casa Bianca in merito a potenziali effetti negativi sull’economia globale. I prezzi elevati dell’energia, infatti, rischiano di alimentare ulteriormente l’inflazione, colpire gli utili delle aziende e rallentare la crescita economica.

Gli ultimi commenti di esponenti della Fed hanno ribadito l’intenzione di proseguire con le strette monetarie per riportare sotto controllo l’inflazione. Mary Daly (Fed di San Francisco) ha respinto l’ipotesi di tagli dei tassi nel 2023, mentre Raphael Bostic (Fed di Atlanta) si è espresso in favore di un incremento al 4,5% entro la fine dell’anno, implicando ulteriori manovre per 125 punti base.

Il tutto, in attesa del report di domani sul mercato del lavoro americano, mentre oggi sono previsti i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Le vendite al dettaglio dell’eurozona hanno riportato una flessione mensile dello 0,3% e un calo annuale del 2%. Gli ordini alle fabbriche tedesche in agosto sono scesi del 2,4% contro il +1,9% di luglio e il -0,7% stimato.

In Europa, si riuniscono oggi a Praga i leader del blocco, per valutare le proposte finalizzate a fronteggiare la crisi energetica.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 0,989 e il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 144,7. Sterlina in rialzo a 1,29 dollari nonostante il taglio alle prospettive del Regno Unito da parte di Fitch.

Tra le materie prime rifiatano le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 93,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 867,7 dollari dopo le decisioni dell’Opec, mentre Goldman Sachs Group ha alzato il suo obiettivo di prezzo del Brent per il quarto trimestre a 110 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 239 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,42%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate si distinguono in positivo Interpump (+1,4%), Iveco (+1,4%), Moncler (+1,4%) e Pirelli (+1,3%). In rosso il comparto finanziario, con vendite su Finecobank (-4,7%), Banco Bpm (-3,8%), Bper (-3,2%) e Banca Generali (-2,8%).