Mercati – Previsto rimbalzo in avvio per l’Europa

Prevista una partenza positiva per le borse europee, in un contesto che si mantiene volatile con gli operatori intenti a valutare gli effetti del nuovo rialzo del petrolio sulle prossime mosse delle banche centrali.

Chiusura poco sotto la parità ieri a Wall Street, con i principali indici americani che sono riusciti a recuperare nel finale di seduta gran parte delle perdite iniziali. S&P 500 e Nasdaq hanno perso lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,7%, mentre Hong Kong cede lo 0,5%. Ancora chiusa Shanghai per le festività della Golden Week.

Ieri l’Opec+ ha concordato una riduzione della produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre, spingendo le quotazioni del greggio sui massimi da circa tre settimane.

La Casa Bianca ha messo in guardia sugli effetti negativi sull’economia globale della misura, che stempera inoltre le sanzioni sulle forniture russe, annunciando che gli Stati Uniti rilasceranno 10 milioni di barili dalle riserve strategiche.

I prezzi elevati dell’energia rischiano di alimentare ulteriormente l’inflazione, allontanando la prospettiva di un rallentamento nel ciclo di rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Dall’altra parte, però, maggiori costi limitano anche la domanda, contribuendo a frenare l’economia in linea a quanto la Federal Reserve spera di ottenere attraverso il suo percorso di strette monetarie.

Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha detto ieri di essere favorevole ad alzare i tassi al 4,5% entro la fine dell’anno, implicando ulteriori ritocchi per 125 punti base. Mary Daly (Fed di San Francisco) ha invece avvisato di non aspettarsi nessun taglio dei tassi nel 2023.

Sul fronte macro, oggi il focus sarà in particolare sulle minute della Bce e sui dati sulle vendite al dettaglio nell’Eurozona ad agosto, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.