Mercati – Attesa partenza cauta prima del job report Usa

Previsto un avvio debole per i listini del Vecchio Continente, dopo la chiusura in calo di Wall Street e la mattinata negativa delle piazze asiatiche, aspettando i dati americani sul mercato del lavoro.

Ieri gli indici americani hanno trascorso tutta la sessione sotto la parità, scivolando nel finale in prossimità dei minimi intraday e chiudendo con il Dow Jones a -1,1%, lo S&P500 a -1% e il Nasdaq a -0,7%. Intanto, Elon Musk ha chiesto al tribunale del Delaware di sospendere l’azione legale nei suoi confronti per costringerlo ad acquistare Twitter, dopo il rilancio dell’acquisizione da 44 miliardi.

Segno meno anche per i principali listini asiatici, esclusi quelli cinesi fermi per festività, complici i conti sotto le attese dei produttori di chip Samsung e Amd che hanno peggiorato il sentiment penalizzando il settore tecnologico.

Prima dell’apertura di Wall Street verrà diffuso il rapporto statunitense di settembre sul mercato del lavoro, che dovrebbe mostrare un incremento di circa 255 mila impieghi (dato più basso dal 2020) e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%.

Il report arriva dopo una serie di commenti restrittivi da parte dei membri della Federal Reserve. Gli ultimi sono stati quelli di Charles Evans (Chicago), secondo cui i tassi raggiungeranno il 4,5-4,75% entro la prossima primavera, e Neel Kashkari (Minneapolis), per il quale la banca centrale americana è “abbastanza lontana” dal sospendere il suo ciclo di strette monetarie.

Dall’agenda macroeconomica europea sono giunti i dati tedeschi di agosto sulla produzione industriale (-0,8% mensile e +2,1% annuo, sotto le attese) e le vendite al dettaglio (-1,3% m/m e -1,7% a/a, consensus -1,2% e -4,1%). Previsti in mattinata i numeri di agosto sulle vendite al dettaglio dell’Italia.

Nel Vecchio Continente resta in primi piano il rincaro dei prezzi dell’energia, dopo l’incontro di ieri fra i capi di Stato in cui il premier uscente Mario Draghi è tornato a chiedere una risposta comune alla crisi.

Ieri, intanto, il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato che nel World Economic Outlook in uscita la prossima settimana verranno abbassate le previsioni di crescita globale per il 2023 (dal 2,9%), mentre le stime per il 2022 rimarranno invariate al 3,2%.

Anche il segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, ha sottolineato le “ricadute per l’inasprimento delle politiche attuate dalle banche centrali nei paesi avanzati”, nel discorso preparato per l’incontro della Banca Mondiale.

Per quanto riguarda infine l’azionario in Italia, focus su Mps dopo il monito degli analisti secondo cui il salvataggio sarebbe tornato in bilico.