Oil & Gas (-0,1%) – In rialzo Tenaris (+2,1%)

Chiusura negativa per le borse europee, dopo che i tagli alla produzione decisi dall’Opec+ hanno alimentato le preoccupazioni legate all’inflazione e in attesa del Job Report in uscita domani.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1% a 21.140 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,1%, rispetto al -0,8% del corrispondente indice europeo.

Poco mosse le quotazioni del greggio, che si mantengono comunque sui massimi da circa tre settimane dopo che l’Opec+ ha concordato di ridurre la produzione di 2 milioni di barili al giorno a novembre.

Si tratta del taglio più consistente dal 2020, ossia da quando il gruppo aveva ridotto le quote di 9,7 milioni di barili al giorno in seguito allo scoppio della pandemia.

Gli analisti sottolineano però che l’impatto reale che un obiettivo di produzione più basso avrà sull’offerta sarà comunque limitato, poiché diversi paesi Opec+ stanno già pompando ben al di sotto delle loro quote attuali.

La riduzione delle quote si baserà infatti sulle attuali assegnazioni, il che significa che anche una riduzione di 2 milioni di barili manterrebbe invariata la produzione corrente presso molti produttori. I tagli effettivi sarebbero quindi inferiori e nell’ordine di 1 milioni di barili.

In seguito alla decisione dell’Opec+, Goldman Sachs ha alzato le previsioni sul Bret per il quarto trimestre a 110 dollari, dichiarando che il taglio all’offerta potrebbe spingere l’Agenzia internazionale dell’energia a coordinare un rilascio delle riserve strategiche.

Tra le big del comparto in rialzo Tenaris (+2,1%), mentre hanno chiuso poco sopra la parità Eni (+0,1%) e Saipem (+0,1%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni bene Saras (+2,3%) e in lieve ribasso Maire Tecnimont (-0,1%).