Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,4% e il Ftse 100 lo 0,2%, mentre il Dax avanza dello 0,3%. A Wall Street, il Nasdaq perde lo 0,7% e lo S&P 500 lo 0,3%, mentre il Dow Jones sale dello 0,2%.
Poco mosse le quotazioni del greggio, in un clima di mercato che penalizza gli asset rischiosi in scia alle preoccupazioni che le strette monetarie delle banche centrali finiscano per causare una recessione globale.
I prezzi del petrolio sono reduci dai forti guadagni della scorsa settimana, innescati dalla decisione dell’Opec+ di abbassare il target di produzione del gruppo di 2 milioni di barili al giorno a novembre.
Secondo diversi analisti, i tagli decisi dall’alleanza dei paesi esportatori di petrolio potrebbero rivelarsi essere di entità molto inferiore in realtà, potendo comunque spingere al rialzo i prezzi quest’anno.
In risposta alla mossa dell’Opec+, che precede l’embargo Ue sulle forniture russe, aumentano però le probabilità di ulteriori rilasci dalla Strategic Petroleum Reserve statunitense a novembre.
