Mercati asiatici – Forti vendite su Giappone e Hong Kong, tiene la Cina

Seduta negativa per i principali listini asiatici, in scia all’andamento in rosso di Wall Street.

Forti vendite in Giappone con Nikkei a -2,6% e Topix a -1,9%. Tiene la Cina, con Shanghai a +0,1% e Shenzhen a +0,4%, mentre Hong Kong cede il 2%.

A pesare sul sentiment sono le restrizioni più severe sulle società tecnologiche da parte dell’amministrazione Biden, che ha annunciato nuovi limiti stringenti sull’esportazione di alcuni tipi di chip utilizzati nell’intelligenza artificiale e nel supercalcolo cui si aggiungono regole più severe sulla vendita di semiconduttori a qualsiasi azienda cinese.

Parallelamente, tra gli investitori si intensificano le preoccupazioni per l’aumento dei tassi di interesse a livello globale.

Sul punto, infatti, la vicepresidente della Fed, Lael Brainard, ha dichiarato che la banca centrale non ha intenzione di cambiare direzione nel breve termine e che allenterà la sua posizione solo quando sarà convinta che l’inflazione sia davvero in calo.

Lo sguardo ha intanto già iniziato a focalizzarsi sugli appuntamenti chiave di questa settimana a partire dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del FOMC, i dati sull’inflazione statunitense e i conti di alcuni colossi finanziari.

Tornando in Asia, una risalita dei casi di COVID-19 ha fatto temere agli investitori ulteriori misure di lockdown in vista del 20° Congresso del Partito Comunista di questo mese.

Sullo sfondo, aumentano i timori per una nuova e pericolosa escalation della guerra russo-ucraina, con il presidente russo Vladimir Putin che ha minacciato ulteriori attacchi missilistici contro l’Ucraina dopo aver colpito Kiev e altre città nella più intensa raffica di attacchi dai primi giorni della sua invasione.

Sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende a quota 0,968 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen oscilla in area 145,7. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 95,84 dollari e il Wti (-0,5%) a 90,70 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso a -1%, lo S&P500 a -0,7% e il Dow Jones a -0,3%.