Mercati Usa – Apertura negativa, S&P 500 a -0,5%

Partenza in ribasso a Wall Street, tra i timori che l’inflazione e l’atteggiamento restrittivo delle banche centrali erodano i risultati societari. Dopo pochi minuti di scambi, Nasdaq e S&P 500 cedono lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,2%.

Il sentiment degli investitori resta fragile in attesa del report sui prezzi al consumo Usa in uscita giovedì, con una lettura superiore alle previsioni che potrebbe rafforzare ulteriormente l’ipotesi di un’altra stretta da 75 punti base della Fed nella riunione di novembre.

Cresce inoltre l’attesa per la diffusione domani delle minute del Fomc, dopo che gli ultimi commenti dei membri dell’istituto di Washington non hanno evidenziato segnali sulla volontà di rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse nonostante l’impatto sull’economia.

Un ulteriore catalyst per i mercati sarà l’inizio della stagione delle trimestrali con i conti delle grandi banche americane, mentre gli analisti si preparano a un indebolimento dei risultati tra i campanelli d’allarme per il crescente rischio di una recessione globale.

Sullo sfondo non si placano le tensioni geopolitiche, con il presidente russo Vladimir Putin che ha minacciato ulteriori attacchi missilistici in Ucraina dopo i pesanti bombardamenti su Kiev e altre città, segnando un’ulteriore pericolosa escalation nel conflitto.

Intanto sul Forex il biglietto verde cancella parte dei guadagni della mattina che lo avevano riportato sui massimi pluriennali toccati a settembre. Il cambio euro/dollaro risale sopra quota 0,97 e il dollaro/yen si mantiene a 145,6, poco distante dalla soglia che aveva fatto scattare l’intervento delle autorità giapponesi tre settimana fa.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 94,5 dollari e il Wti (-2,1%) a 89,2 dollari, appesantite dai timori di recessione e da una recrudescenza dei casi Covid in Cina che hanno sollevato dubbi sulla tenuta della domanda globale.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano sale di circa quattro punti base al 3,92%, mentre quello del biennale cede un punto base al 4,3% dopo aver toccato un nuovo massimo dal 2007.