Sciuker Frames – Aumento dei volumi e Superbonus continuano a sostenere la crescita, previsto ulteriore miglioramento delle stime al 2024

I risultati dei primi sei mesi dell’esercizio hanno confermato il proseguimento della forte crescita registrata nel 2021, grazie all’aumento dei volumi della produzione industriale ed alla prosecuzione delle attività di progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e sismica. Il valore della produzione e l’Ebitda sono più che raddoppiati, rispettivamente a 83,4 milioni e 19,9 milioni, riuscendo a neutralizzare i rincari energetici anche grazie all’autoproduzione di energia tramite gli impianti fotovoltaici installati sugli stabilimenti del gruppo. Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è passata da un indebitamento di circa 2,2 milioni a fine 2021 a cassa per 4,9 milioni. Per l’intero 2022, il management prevede ricavi ed Ebitda in crescita rispetto allo scorso anno, con la possibilità di raggiungere la soglia dei 200 milioni di valore della produzione in anticipo di un anno rispetto al piano industriale, in attesa dell’aggiornamento delle stime 2022-2024 il prossimo 25 ottobre.

“Dopo un anno eccezionale come il 2021 anche noi stentavamo a credere che potessimo fare ancora meglio in termini di crescita e stabilizzazione delle performance economico-finanziarie, invece sta succedendo di nuovo”.

Così commenta Marco Cipriano, Amministratore Delegato e Presidente di SCK Group, i risultati del primo semestre 2022, che hanno evidenziato il proseguimento di un trend di crescita a tripla cifra, confermando “l’ottimo posizionamento competitivo che abbiamo raggiunto nell’ambito di un mega trend ultradecennale che vediamo in continua e costante ascesa”.

I primi sei mesi dell’esercizio, infatti, hanno rappresentato per il Gruppo un periodo di ulteriore accelerazione della forte espansione registrata a partire dal 2020, nonostante i rincari energetici e dei costi delle materie prime, nonché l’incertezza del contesto macroeconomico e lo scenario inflazionistico.

“Abbiamo finora sempre mantenuto e talvolta superato gli obiettivi che ci siamo prefissati e ciò a mio parere significa non solo che riusciamo ad avere visione di business ma anche, e soprattutto, che abbiamo costruito un management capace di riadattare il modello di business ad ogni virata; questo rappresenta il principale pilastro portante della continua crescita che stiamo registrando”.

A livello industriale, il Piano di Capex è stato implementato regolarmente su tutte le società del Gruppo, in chiave industria 4.0, con l’entrata a regime progressiva degli investimenti effettuati che ha portato ad un innalzamento significativo della capacità produttiva.

Parallelamente, è proseguita la crescita dei progetti di riqualificazione energetica e sismica degli edifici residenziali legati al business del Superbonus 110%, nonostante il generale contesto di incertezza regolamentare.

“I risultati di questo primo semestre sono importantissimi anche perché ci pongono tra i leader della transizione energetica degli edifici e, quindi, tra le principali saving company esistenti. Ribadisco che resta e resterà questa la nostra principale missione: far risparmiare le famiglie italiane aiutandole a contribuire al salvataggio del pianeta”.

Prosegue il trend di crescita a tripla cifra

Dopo essere riuscita a quintuplicare il fatturato nello scorso esercizio, nei primi sei mesi del 2022 Sciuker Frames ha registrato un incremento del valore della produzione su base annua del 132,3% a 83,4 milioni.

Una crescita ottenuta, come detto, grazie all’aumento dei volumi della produzione industriale ed alla prosecuzione delle attività di progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica e sismica.

Nel dettaglio, il valore della produzione del settore del design e produzione di infissi ecosostenibili è stato pari a 42,1 milioni, più che triplicato rispetto ai 14 milioni del primo semestre 2021.

Il valore della produzione riconducibile alla progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica è stato pari a 41,3 milioni, con un incremento del 118,5% rispetto ai 18,9 milioni del primo semestre 2021.

Vale la pena sottolineare, inoltre, che i contratti sottoscritti dalla sola Ecospace (la controllata attiva nel business della riqualificazione energetica) da inizio anno ammontano a un totale lordo complessivo di 153 milioni, rispetto ad un obiettivo di fatturato annuale relativo al business Superbonus 110% pari a circa 68 milioni nel 2022 e circa 88 milioni nel 2023.

Redditività e Pfn

A livello operativo, a fronte dell’aumento dei costi energetici, grazie all’autoproduzione di energia generata tramite gli impianti fotovoltaici installati sugli stabilimenti l’effetto netto sulla marginalità del Gruppo è da considerarsi estremamente basso.

Inoltre, l’effetto netto della materia prima sul costo del venduto è rimasto invariato in quanto l’incremento dei costi di approvvigionamento di alcune materie prime è stato compensato dalla riduzione del costo di altri materiali.

L’Ebitda è aumentato del 120,4% a 19,9 milioni, con un’incidenza rispetto al valore della produzione del 23,9%. L’Ebitda del settore del design e produzione di infissi ecosostenibili è stato pari a 12,5 milioni (pari al 29,7% del relativo VdP), mentre l’Ebitda riconducibile alla progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione energetica è stato pari a 7,4 milioni (pari al 17,9% del relativo VdP).

La forte performance operativa ha consentito un incremento dell’utile netto del 143,9% a 10,5 milioni, nonostante i maggiori ammortamenti per effetto degli ingenti investimenti effettuati e l’aumento degli oneri finanziari netti.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 4,9 milioni, in miglioramento di 7,7 milioni rispetto all’indebitamento di 2,2 milioni al 31 dicembre 2021, grazie alla solida generazione di cassa che ha compensato il pagamento di 6 milioni di dividendi.

L’outlook 2022-2024

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2022 il management prevede un incremento dei ricavi consolidati rispetto all’esercizio 2021, accompagnati da un aumento del valore della marginalità (Ebitda), con livelli di indebitamento finanziario stabili al netto del piano di investimenti definito nell’ambito del Piano Industriale, ed in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business.

“Abbiamo già rivisto al rialzo le stime di chiusura del 2022 in sede di approvazione del bilancio 2021 ma stiamo lavorando ad un update del Piano Industriale 2022-2024 per innalzare tutti i target ancora una volta” dichiara Cipriano.

L’outlook per quest’anno fornito dalla società a inizio anno indicava un valore della produzione di circa 153 milioni e un Ebitda adjusted di circa 37 milioni, rispetto agli 83,2 milioni e 19,8 milioni raggiunti rispettivamente al 30 giugno 2022.

“Sulla guidance 2022 vorremmo esprimerci sulle certezze: la semestrale 2022 registra un +132% rispetto al primo semestre 2021, mentre oggi la proiezione annuale è fare +50% rispetto all’annuale 2021”.

“Mantenendo la stessa velocità del primo semestre, siamo proiettati a superare i 200 milioni di valore della produzione già dal 2022, anticipando di un anno il piano industriale”.

Come anticipato dall’Ad, inoltre, è in corso l’attività di aggiornamento del Piano Industriale 2022-2024, che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione il 25 ottobre 2022.

Proseguono le iniziative a sostegno della crescita

Nonostante l’attuale quadro congiunturale caratterizzato da incertezza, Sciuker Frames ha confermato l’intenzione di proseguire gli sforzi a sostegno delle sviluppo del business, che ha livello industriale includono: l’intensificazione della penetrazione commerciale del territorio grazie alla propria rete di Partner Rivenditori; altre acquisizioni di progetti «direzionali» che garantiscano elevata visibilità del brand e marginalità; apertura di nuovi Sciuker Frames Store in location strategiche; ampliamento degli investimenti negli impianti produttivi.

La crescente domanda di riqualificazione delle abitazioni ha spinto la società ad avviare un’attività di produzione all’estero attraverso tre partnership strategiche a supporto dello sviluppo della capacità produttiva degli impianti italiani.

Le operazioni hanno preso il via il 1° aprile 2022 con tre partner: in Slovenia e Croazia, per la produzione di infissi in legno alluminio, e in Portogallo per le produzioni di PVC e alluminio.

Sciuker Frames si attende che tali partnership potranno contribuire a generare un fatturato stimato tra 10 e 15 milioni per l’esercizio 2022, con circa 7 mesi di operatività e che, a pieno regime, a partire dal 2023 potrà diventare almeno pari a 25 milioni.

Sempre ad aprile, inoltre, tramite la controllata Teknika, la società ha avviato un ulteriore programma di investimento da 4 milioni per portare Teknika a raggiungere 30 milioni di fatturato nel 2024 nell’ambito del segmento di accessori per il foro finestra: monoblocchi termoisolanti, zanzariere, tapparelle, tende da sole e pergole bioclimatiche.

A livello internazionale, infine, ad agosto il Gruppo ha firmato con il partner strategico cinese Wind Constructions Building Materials di Tianjin, un accordo di esclusiva della durata di due anni per la commercializzazione delle collezioni di finestre dal design Made in Italy firmate Sciuker Frames.

Il business della riqualificazione energetica

Per quanto riguarda lo sviluppo del business legato alla riqualificazione energetica e sismica, il Gruppo ha avviato un’importante evoluzione del modello di business legato a tale ambito di operatività sia attraverso la diversificazione dei canali di cessione dei crediti fiscali sia con l’avvio di contratti che prevedono percentuali di sconto in fattura minori del 110%, in linea con le vigenti previsioni normative.

“Essendo stati i primi ad utilizzare lo strumento come Gruppo abbiamo creato un sistema per la cessione dei crediti con duplice binario. Abbiamo da poco rinnovato l’accordo strategico con la primaria global ESCo italiana con cui abbiamo ampliato i canali per il trasferimento dei crediti fiscali, consentendoci una netta accelerazione sulla time line di nuovi progetti”.

Nel dettaglio, Ecospace ha rinnovato la partnership strategica con la principale global ESCo italiana, con un accordo che prevede la cessione diretta del credito Superbonus 110% per un plafond diretto massimo pari a complessivi 175 milioni più 200 milioni di plafond indiretto.

“Abbiamo già in acquisizione pronti nuovi contratti che da ottobre prevedono l’eventuale pagamento diretto da parte dei committenti per quota parte delle opere realizzate dal 2024 in poi, quando – stante il perimetro normativo attuale – troveranno applicazione percentuali di trasformazione in credito fiscale inferiori al 110%”.

“Con il backlog che abbiamo costruito, i plafond bancari ed extra bancari che coprono anche ben oltre tale backlog, nonché con l’avvio dei nuovi contratti con percentuali di sconto in fattura inferiori al 110%, possiamo guardare con fiducia oltre 12 mesi avanti a eventuali scenari di futura incertezza normativa”.

 

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Sciuker Frames