Iniziative Bresciane – “Soddisfatti per la tenuta dei risultati semestrali, al lavoro sullo sviluppo dei progetti idroelettrici”

Iniziative Bresciane (INBRE) ha archiviato il primo semestre 2022 con ricavi netti consolidati per 6,9 milioni (-37% a/a), Ebitda a 3,4 milioni (-53%) e un risultato netto del Gruppo di 0,2 milioni (2,3 milioni al 30 giugno 2021).

“Numeri di cui siamo moderatamente soddisfatti. La tenuta dei conti è certamente un fatto positivo se consideriamo gli effetti climatici straordinari che hanno condizionato il semestre in esame”, esordisce Alberto Rizzi, Direttore Generale di Iniziative Bresciane in un’intervista rilasciata a Market Insight.

Anzitutto, la dinamica a livello di top line ha risentito fortemente del calo della produzione di energia idroelettrica (45,2 GWh, -43,7% a/a) dovuto a una “eccezionale scarsità di precipitazioni difficilmente riscontrabile negli ultimi 70 – 80 anni”, precisa il DG, solo parzialmente mitigata dal positivo andamento del prezzo dell’energia.

“È importante sottolineare che l’Euronext Growth Advisor, Equita, in occasione della riunione del Cda di approvazione della relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2022, analizzando il generale andamento delle utilities e delle società di produzione, ha concordato sulla tenuta dei conti del Gruppo INBRE”.

“Siamo confortati anche dal fatto che lo Specialist, Intesa Sanpaolo, nella nota pubblicata a valle dell’approvazione della semestrale, ha ribadito rating (hold) e target price (21,50 euro) sul titolo INBRE”. Un “attestato di fiducia nella società, nella solidità del patrimonio e nella capacità di execution del piano industriale nel rispetto dei tempi previsti”, sottolinea con soddisfazione il manager.

Ed è proprio qui che sta la forza del gruppo bresciano: proseguire l’attività di investimento nonostante il non facile contesto attuale.

Nel corso del periodo di riferimento, infatti, sono entrati in funzione tre impianti idroelettrici – di cui uno sito nel Comune di Albino (BG), in titolarità della partecipata Iniziative Bergamasche, e due nel Comune di Offlaga (BS), in titolarità della partecipata Iniziative Mella – con potenza di concessione complessiva pari a 0,7 MW e produzione annua attesa di circa 6 GWh.

Con ciò, portando il Gruppo INBRE a raggiungere un totale di 44 centrali (+7,3% a/a) – erano 16 alla data dell’IPO nel luglio del 2014 – corrispondenti a una potenza di concessione pari a 30 MW e una potenza installata complessiva di 57 MW (+4,4% a/a).

Procede a piccoli ma significativi passi anche la crescita per linee esterne. Lo scorso agosto, infatti, prosegue Rizzi, “abbiamo perfezionato l’acquisto del 100% del capitale sociale di Tavernole Idroelettrica, società titolare della concessione alla derivazione ad uso idroelettrico e relativa Autorizzazione Unica per realizzare un impianto sul torrente Marmentino nel Comune di Tavernole sul Mella, in Provincia di Brescia, con una produzione annua attesa di 1,4 GWh e una potenza concessoria di circa 173 kW”; questo, aggiunge il DG, “è senza dubbio un segnale di quanto la società sia presente e attiva sul mercato dell’M&A, indipendentemente dalle difficoltà del contesto esterno”.

Spunti positivi giungono anche dall’avanzamento della pipeline di progetti in corso di sviluppo.

Per quanto riguarda l’importante investimento in Toscana, il Progetto “fiume Arno” – le 12 centrali idroelettriche in titolarità della partecipata Iniziative Toscane, con potenza di concessione complessiva di circa 9.520 kW –, “nonostante alcuni rallentamenti dovuti alla elevata piovosità nella zona nel mese di settembre, procede secondo il cronoprogramma, che prevede la messa in esercizio dei primi impianti già entro la fine di quest’anno”, conferma il manager.

Parallelamente, “registriamo progressi sul fronte degli iter autorizzativi e concessori in corso che ci consentiranno di avviare nuovi cantieri relativamente alle iniziative autorizzate”.

Alla luce di tutto ciò, conclude Alberto Rizzi, “guardiamo al prossimo futuro con fiducia sia in termini di prospettive di mercato sia sul fronte della crescita complessiva del gruppo, dimostrando ancora una volta a noi stessi e ai nostri investitori di essere un’azienda solida, dinamica, resiliente e attenta ad integrare gli aspetti della sostenibilità con i piani di sviluppo aziendale”.

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