Mercati – Apertura poco mossa per l’Europa, Milano sulla parità

Partenza senza spunti per le borse europee, in un clima di mercato che resta improntato alla cautela tra le crescenti preoccupazioni per il rischio recessione e in attesa dei dati sull’inflazione Usa in uscita domani.

A Milano il Ftse Mib oscilla sulla parità (-0,03%) in area 20.730 punti. Poco mossi anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Il sentiment degli investitori resta fragile in attesa del report sui prezzi al consumo Usa, con una lettura superiore alle previsioni che potrebbe rafforzare ulteriormente l’ipotesi di un’altra stretta da 75 punti base della Fed nella riunione di novembre.

Un ulteriore catalyst per i mercati sarà l’inizio della stagione delle trimestrali con i conti delle grandi banche americane, mentre gli analisti si preparano a un indebolimento dei risultati tra i campanelli d’allarme per il crescente rischio di una recessione globale.

Sullo sfondo non si placano le tensioni geopolitiche, con il presidente russo Vladimir Putin che ha minacciato ulteriori attacchi missilistici in Ucraina dopo i pesanti bombardamenti su Kiev e altre città, segnando un’ulteriore pericolosa escalation nel conflitto.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la produzione industriale ad agosto nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati sui prezzi alla produzione a settembre.

Intanto sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute, in attesa della diffusione questa sera delle minute della Fed. Il cambio euro/dollaro viaggia a 0,972 mentre il dollaro/yen sale oltre quota 146, alimentando le attese di un nuovo intervento delle autorità giapponesi a sostegno della propria moneta.

In rialzo la sterlina a 1,10 sul dollaro, in scia a un report del Financial Times secondo cui la Bank of England starebbe valutando la possibilità di estendere il proprio piano di emergenza di acquisti bond oltre la deadline del 14 ottobre.

Tra le materie in lieve recupero le quotazioni del greggio dopo i ribassi degli ultimi due giorni innescati dalle crescenti preoccupazioni per il rischio recessione, con il Brent (+0,5%) a 94,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 89,6 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 236 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,7%, in attesa oggi del collocamento del Tesoro di Bot annuali per 6 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Saipem (+1,2%) e Telecom Italia (+0,8%). In calo, invece, Leonardo (-1%), Amplifon (-1%), Recordati (-0,8%) e Azimut (-0,8%).