Mercati asiatici – Contrastati in un clima ancora di cautela

Seduta contrastata per i principali listini asiatici, dopo un’altra chiusura debole di Wall Street e in un clima ancora di cautela.

Cina sopra la parità con Shanghai +0,3% e Shenzhen +1,1% mentre Hong Kong segna un -0,5%. Giappone in calo con Nikkei -0,4% e Topix -0,6%.

Tra gli operatori cresce l’attesa per il dato sull’inflazione statunitense in calendario oggi che potrebbe consolidare la prospettiva di un quarto rialzo consecutivo dei tassi da 75 punti base da parte del Fomc nel prossimo meeting di novembre.

Dai verbali relativi all’ultima riunione della banca centrale americana diffusi ieri sera è intanto emerso, tra l’altro, che, con l’ulteriore inasprimento dell’orientamento della politica monetaria, “sarebbe opportuno a un certo punto rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi ufficiali, valutando nel contempo gli effetti degli aggiustamenti cumulativi delle politiche sull’attività economica e sull’inflazione”.

Restano monitorati anche i segnali che arriveranno dalle trimestrali societarie dei prossimi giorni e le questioni geopolitiche, con l’amministrazione Biden che sta valutando la possibilità di aggiungere l’alluminio alla lista delle sanzioni economiche contro la Russia. Vladimir Putin ha affermato che qualsiasi infrastruttura energetica nel mondo è a rischio dopo le recenti esplosioni nei gasdotti Nord Stream.

Sul forex, il cambio euro/dollaro scende a quota 0,97 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen oscilla in area 146,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 92,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 87,2 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street lo S&P500 ha chiuso a -0,3% mentre Nasdaq e Dow Jones hanno segnato entrambi -0,1%.