Oil & Gas (-1,9%) – Greggio in calo pesa sulle big

Chiusura debole per le borse europee, in un contesto in cui continuano a pesare i timori per il rischio recessione e per le tensioni geopolitiche in attesa oggi del dato chiave sull’inflazione statunitense.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,3% a 20.466 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,9%, rispetto al -1,4% del corrispondente indice europeo.

In calo le quotazioni del greggio, alla terza seduta consecutiva di ribassi tra le crescenti preoccupazioni per il rischio di una recessione globale e dopo il rally della scorsa settimana in scia ai tagli alla produzione dell’Opec+

L’Opec ha ridotto le previsioni sulla quantità di petrolio che sarà necessario pompare questo trimestre, rafforzando le argomentazioni a sostegno della decisione di tagliare l’offerta a novembre.

Secondo quanto emerge dal suo report mensile, l’organizzazione ha rivisto al ribasso le stime sulla produzione richiesta nel quarto trimestre di 440.000 barili al giorno e ha tagliato le previsioni sulla crescita della domanda globale di oltre il doppio.

In particolare, il downgrade sui consumi rafforza ulteriormente le motivazioni alla base del taglio alla produzione di 2 milioni di barili al giorno deciso la scorsa settimana dall’Opec+, in una mossa ampiamente criticata dagli Stati Uniti.

Tra le big del comparto in rosso Saipem (-4,1%), Tenaris (-4,7%) ed Eni (-1,5%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rialzo Maire Tecnimont (+3,3%) e Saras (+1,7%).