Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore bancario.
Giornata senza una direzione precisa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib avanza dell’1,3%, il Ftse 100 dello 0,9% e il Dax dell’1,3%. A Wall Street, il Nasdaq cede lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,5% mentre il Dow Jones guadagna lo 0,1%.
Morgan Stanley (-3,3%) nel 3Q 2022 ha registrato un fatturato netto di 13 miliardi di dollari, rispetto ai 14,8 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2021 (-12,2% a/a). L’utile netto è diminuito a 2,6 miliardi di dollari (1,47 dollari per azione diluita) dai 3,7 miliardi di dollari del 3Q 2021 (1,98 dollari per azione diluita). Secondo dati Refinitiv, il mercato si aspettava un utile per azione di 1,49 dollari su ricavi per 13,29 miliardi di dollari.
JP Morgan Chase (+2,6%) nel 3Q 2022 ha registrato un utile di 9,74 miliardi di dollari (3,12 dollari per azione), in diminuzione del 17% rispetto agli 11,69 miliardi di dollari (3,74 dollari per azione) del pari periodo del 2021. La riduzione del risultato ha scontato maggiori riserve per 808 milioni di dollari, vs il rilascio di riserva netta di 2,1 miliardi di dollari nell’anno precedente. I ricavi reported sono stati pari a 32,72 miliardi di dollari, scesi rispetto ai 29,65 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2021. I ricavi managed risultati pari a 33,49 miliardi di dollari. Secondo dati Refinitiv, gli analisti prevedevano un utile per azione di 2,88 dollari e ricavi pari a 32,1 miliardi di dollari.
Citigroup (+0,9%) nel 3Q 2022 ha registrato entrate in crescita del 6% rispetto al 3Q21 a 18,5 miliardi di dollari, oltre le stime di Bloomberg ferme a 18,25 miliardi, mentre l’utile netto è sceso del 25% a 3,5 miliardi di dollari a seguito di un aumento degli accantonamenti per perdite su prestiti guidato dai timori di recessione.
La banca ha citato l’impatto positivo della vendita della sua attività di consumo nelle Filippine, che ha contribuito a compensare la perdita della cessione di un’unità simile in Australia. Tuttavia, escludendo queste transazioni, le entrate sono diminuite dell’1%, poiché un aumento del margine di interesse è stato annullato dalla debolezza della divisione investment banking.