Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,6% a 20.785 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +2% rispetto al +2,3% del corrispondente indice europeo.
Il report di settembre sui prezzi al consumo statunitensi ha evidenziato una crescita ancora sostenuta, rafforzando l’ipotesi di un quarto aumento consecutivo dei tassi da 75 punti base della Fed nel meeting di novembre.
Focus anche sull’avvio della stagione di trimestrali statunitensi, che fornirà indicazioni sulla tenuta degli utili societari in un quadro macroeconomico incerto e caratterizzato da costi crescenti.
Tra le big del comparto, in luce Cnh Industrial (+5,7%). Segno positivo anche su Buzzi Unicem (+1,6%) e Interpump Group (+3,1%).
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, in vetta Lu-Ve (+4,2%) che nei primi nove mesi del 2022 ha registrato un fatturato in crescita del 29,6% a 456,7 milioni (+27,1% a parità di perimetro), mentre il portafoglio ordini è aumentato del 27,6% rispetto al 30 settembre 2021 a 196,4 milioni (+15,7% a parità di perimetro).
In progresso anche Avio (+2,6%) e Carel Industries (+0,4%) che ha perfezionato il subentro nel controllo di Senva. In calo Ariston Holding (-3,1%).
Tra le small cap, bene Fidia (+4,4%), Biesse (+4,3%) e Saes Getters (+1,4%).
Invariata Aquafil le cui azioni ordinarie sono quotate sul mercato OTCQX Best Market, una piattaforma di negoziazione statunitense gestita da OTC Markets Group, con il ticker “ECNLF”.
Scivola in coda Indel B che perde ben l’8%.