Mercati – Rallentano gli acquisti dopo l’inversione di rotta a Wall Street, Milano +0,7%

Chiusura positiva per le borse europee, seppur in rallentamento rispetto al resto della seduta, frenate dall’inversione di rotta a Wall Street.

Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,7% a 20.931 punti. Bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7 %), il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano, arretrano Nasdaq (-2,1%), S&P500 (-1,6%) e Dow Jones (-0,8%).

I listini americani sono scesi bruscamente dopo che un sondaggio dell’Università del Michigan ha mostrato che le aspettative di inflazione per l’anno a venire sono aumentate all’inizio di ottobre, per la prima volta in sette mesi, così come le prospettive a lungo termine.

Aspettative potenzialmente preoccupanti in considerazione degli sforzi della Fed per raffreddare l’inflazione in un clima già appesantito dai dati di ieri sui prezzi al consumo statunitensi che hanno evidenziato una crescita ancora sostenuta sui massimi da 40 anni.

Sempre in tema macro, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono rimaste stabili a settembre, suggerendo come l’inflazione abbia iniziato a frenare gli acquisti dei consumatori.

Focus di giornata anche sui risultati societari a cominciare da quelli del comparto bancario, con l’annuncio dei conti da parte di colossi del calibro di JP Morgan, Morgan Stanley e Citigroup.

Sul fronte geopolitico, infine, il presidente russo Vladamir Putin ha affermato che in questo momento non c’è la necessità di attacchi massicci contro l’Ucraina e che uno scontro diretto con la NATO sarebbe catastrofico.

Intanto sul Forex prosegue la corsa del biglietto verde nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen sui massimi da oltre trent’anni a 148,5 e l’euro/dollaro in discesa a 0,974.

In calo la sterlina a 1,121 sul dollaro, nell’ultimo giorno del programma di emergenza di acquisti bond della Bank of England e dopo il rally di ieri in scia alle indiscrezioni secondo cui il governo UK potrebbe rivedere il controverso piano di tagli fiscali.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-2,8%) a 91,9 dollari e il Wti (-3,5%) a 86 dollari, avviandosi a chiudere la settimana in perdita tra i persistenti timori per un rallentamento dell’economia globale.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di 3 bp a 245 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,8%.

Tornando a Piazza Affari, acquisti in particolare su Diasorin (+5,4%), A2A (+4,6%), Amplifon (+4,3%) e Azimut (+3,6%) mentre arretrano Tenaris (-3,8%), Saipem (-2,3%), Stm (-1,6%) e Iveco (-1,5%).