ABP Nocivelli – azienda leader nazionale nelle operazioni di Partenariato Pubblico Privato (PPP) per la realizzazione di strutture sanitarie e ospedaliere – ha archiviato l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 con un Valore della Produzione di 61,3 milioni. Importante il progresso registrato a livello di gestione operativa, con Ebitda ed Ebit saliti rispettivamente del 13,7% a 13,9 milioni e del 10,6% a 12,4 milioni. L’utile netto è cresciuto del 10,7% a 9,6 milioni, mentre dal lato patrimoniale la PFN è cash positive per 39,7 milioni.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti in quest’ultimo esercizio” esordisce Nicola Turra, Amministratore Delegato di ABP Nocivelli in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Il 2021 è stato l’anno della ripartenza dopo il brusco rallentamento del 2020 a causa della pandemia da Covid-19. Ma è stato anche un anno sfidante: la ripresa economica è stata caratterizzata da andamenti molto eterogenei e da un aumento generalizzato delle pressioni inflazionistiche, in particolare dei prodotti energetici”.
Nonostante ciò, il gruppo bresciano con sede a Castegnato è riuscito a fronteggiare un contesto così volatile e a imporsi sempre più come partner di riferimento soprattutto per le pubbliche amministrazioni.
Oggi infatti Nocivelli, sottolinea Turra, “in qualità di ESCo (Energy Service Company, ndr) e grazie al suo know how sedimentato, alla sua capacità di fornire soluzioni e modalità operative funzionali a ottenere risparmi energetici e maggior efficienza, rappresenta sempre più una realtà strategica nella gestione di quelle che sono le risorse più critiche e carenti nel nostro Paese”.
Venendo ai numeri, “possiamo certamente dire che sono in linea con le attese”, afferma l’Ad.
“Registriamo infatti una crescita a doppia cifra sia a livello di margine operativo lordo, pari a 13,9 milioni (13,7%), grazie al miglioramento della marginalità sulle commesse (Ebitda margin al 22,7% dal 19,1% FY 2020-21), sia in termini di utile netto, pari a 9,6 milioni (+10,7%). Aumenta anche il patrimonio netto, pari a 53,7 milioni (44,2 milioni al 30 giugno 2021) e la Posizione Finanziaria Netta, cash positive per 39,7 milioni (cassa per 31,5 milioni al 30 giugno 2021)”.
Alla luce di questi risultati, il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, prevista per il prossimo 28 ottobre, la distribuzione di un dividendo di 0,049 euro per azione, pari a circa 1,5 milioni complessivi.
Cifre che nel loro complesso “restituiscono la fotografia di un’azienda oggi solida e in grado di sostenere una congiuntura economica e politica quanto mai incerta”.
In questo senso, spiega il manager, “abbiamo adottato una gestione del business rapida e proattiva, come mai fino ad ora, che ci ha permesso di evitare che l’andamento del primo semestre 2022 impattasse in modo negativo sul nostro risultato di bilancio”. Più in particolare, “abbiamo rinegoziato i contratti in essere per far fronte a significativi ed imprevisti incrementi nei prezzi di acquisto delle materie prime e alla pressione inflazionistica”.
Per come è stato disegnato, “il modello di business di ABP Nocivelli è in grado di performare anche in momenti di estrema incertezza come quelli che stiamo attraversando e far fronte delle spinte inflazionistiche che hanno costellato il primo semestre 2022”, dichiara con soddisfazione il CEO.
Allargano lo sguardo al prossimo futuro, le prospettive economiche mondiali seppur incerte restano con segno positivo anche per il 2022: secondo le stime più recenti, infatti, la fase espansiva dovrebbe protrarsi anche nella seconda parte di quest’anno.
Guardando al Gruppo Nocivelli, “l’andamento delle attività industriali, commerciali e dei servizi da noi realizzati procede regolarmente come da previsioni. Inoltre, i servizi contrattualizzati proseguono secondo i piani e con la redditività prevista, anche grazie – come detto – alla rinegoziazione di alcuni contratti aggiudicati a seguito della partecipazione a gare d’appalto che, a causa dei significativi ed imprevisti incrementi, rischiavano di divenire scarsamente economici per la Capogruppo”.
Venendo al panorama italiano, prosegue l’Ad, “ci attendiamo un’ulteriore accelerazione degli investimenti alle infrastrutture finanziati dal PNRR, a sostegno del nostro business: il governo otterrà 75 miliardi di euro (90 miliardi inclusi finanziamenti aggiuntivi) per i segmenti “transizione ecologica” e “assistenza sanitaria” combinati, pari al 39% del totale dei fondi PNRR”.
Fondi che “avranno un impatto su quello che è lo specifico ambito di azione di Nocivelli, il cui business è ulteriormente rafforzato e sostenuto da un backlog confermato a 10 anni, di 600 milioni”.
In proposito, da ricordare che compongono il portafoglio ordini contratti di lunga durata, quali Concessioni, anche derivanti da operazioni di PPP, che garantiscono la generazione di valore da parte del gruppo bresciano anche in presenza di fattori esterni economici e geopolitici incerti.
“Continueremo, pertanto, a partecipare alle principali procedure di gara, con un’attenzione particolare alle convenzioni con le amministrazioni pubbliche per la riqualificazione di strutture sanitarie e ospedaliere, che necessitano di interventi di ammodernamento e di adeguamento ad alcune nuove normative, come quelle antisismiche e di prevenzione degli incendi”.
E, funzionale a ciò, conclude Nicola Turra, “abbiamo avviato il processo per l’acquisizione della qualifica di ‘Fornitore’ di alcune importanti società partecipate dallo Stato che si occupano di interventi di riqualificazione energetica, una qualifica che ci consente di partecipare a procedure di gara indette da importanti società e che ci aprono prospettive estremamente interessanti per il futuro”.
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