ICF – La sostenibilità come driver di crescita di lungo periodo

“In Industrie Chimiche Forestali abbiamo fatto dell’integrazione della sostenibilità economica, ambientale e sociale nel business il nostro punto di forza, dimostrando al mercato una buona capacità di essere competitivi, oltre che dinamici e flessibili”.

Così commenta il Presidente e Amministratore delegato di ICF, ingegner Guido Cami, la centralità dei temi ESG all’interno della strategia aziendale, in quanto considerati valori umanamente ed eticamente irrinunciabili, oltre che strumenti di acquisizione di nuovi mercati.

Forestali è un operatore di riferimento a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico principalmente per i mercati calzaturiero, pelletteria, automotive e packaging.

Essendo un’azienda chimica, ICF ha sempre avuto nel proprio DNA una forte attenzione alle problematiche sociali e ambientali, aderendo fin dal 1998 al Programma “Responsible Care”, che promuove lo sviluppo sostenibile dell’Industria Chimica mondiale secondo valori e comportamenti orientati alla salute, alla sicurezza e all’ambiente.

A ciò si è aggiunta l’adesione volontaria al Regolamento EMAS, strumento creato dalla Comunità europea attraverso il quale le organizzazioni possono valutare e migliorare le prestazioni ambientali e fornire ai portatori d’interesse informazioni sulla gestione ambientale delle proprie attività.

Oltre alle certificazioni in materia di sicurezza e rispetto dell’ambiente, sempre su base volontaria, la società ha pubblicato per il terzo anno consecutivo il Bilancio di Sostenibilità, continuando così il proprio percorso con l’obiettivo di rafforzare e rendere sempre più trasparente la propria comunicazione verso gli stakeholder e di raccontare le principali informazioni e iniziative relative agli aspetti ambientali, sociali ed economici che caratterizzano ICF da oltre 100 anni.

Sostenibilità economica, ambientale e sociale

Negli ultimi vent’anni, anche anticipando la più recente maggiore attenzione ai temi ESG, la società ha intensificato gli sforzi nel campo della sostenibilità in tutti i suoi aspetti: economica, ambientale ed etico-sociale.

Come sottolinea l’AD, “la sostenibilità è anche un discorso etico che riguarda il rapporto con tutti gli stakeholder e che rappresenta la base dell’attività di impresa con l’obiettivo di generare profitti per dare una struttura solida alle persone che lavorano con la nostra azienda sia internamente sia esternamente”.

In primo luogo, la sostenibilità economica si traduce nella capacità di un’impresa di crescere nel medio-lungo periodo, strettamente legata alla competitività e alla capacità di operare nel mercato globale, con prodotti innovativi e avendo una redditività che permetta di investire in impianti e in formazione e remunerare capitale e lavoro.

Dall’approdo in azienda di Cami nel 2010, la società è stata in grado di sostanzialmente raddoppiare il fatturato da 40 milioni a oltre 80 milioni, accompagnato da une generazione di cassa netta cumulata negli ultimi 10 anni prossima ai 50 milioni di euro che ha consentito di sostenere gli investimenti a sostegno della crescita senza dimenticare la remunerazione degli azionisti.

A livello ambientale l’azienda è impegnata su più fronti a cominciare da quello dell’innovazione di prodotto con l’introduzione di adesivi sempre più ecocompatibili a basso contenuto di VOC, senza pregiudicarne la funzionalità e le prestazioni.

“Lavoriamo da anni sulla sostituzione delle sostanze pericolose presenti nella formulazione dei nostri prodotti e sullo sviluppo di adesivi a basso impatto ambientale, sfidando metodi di lavoro e tecnologie consolidate nel tempo”.

“Nel recente passato abbiamo spinto in maniera sempre più rilevante per passare progressivamente dagli adesivi base solvente agli adesivi base acqua e solvent free, arrivati ad essere oltre la metà delle 25.000 tonnellate che produciamo all’anno”.

Per quanto riguarda gli aspetti sociali, infine, “crediamo fortemente nel valore delle nostre persone, a cui garantiamo l’opportunità di un lavoro qualificato e su cui investiamo per valorizzarne i talenti” dichiara Cami.

“Coerentemente con questo spirito, operiamo nel rispetto della sicurezza non solo dei nostri dipendenti, ma anche dei clienti e della popolazione circostante. Un personale adeguatamente addestrato e lo sviluppo di processi e impianti con elevati standard di qualità e sicurezza sono il prerequisito che anteponiamo ad ogni altra considerazione di opportunità economica”.

“Qualità, ambiente e sicurezza sono infatti aspetti inscindibili dalla nostra attività imprenditoriale, che si concretizzano anche nel mantenimento e nel miglioramento continuo delle certificazioni dei Sistemi di Gestione, alcune delle quali ottenute più di venti anni fa e divenute pertanto metodo di lavoro comune per tutti i nostri dipendenti”.

Gli investimenti nella sostenibilità

“Un’azienda chimica come ICF, che in oltre 100 anni di storia ha avuto una costante evoluzione, ha per definizione una necessità: continuare a investire” afferma l’Amministratore Delegato.

“Tutti gli investimenti che facciamo hanno come denominatore comune un’unica linea guida da portare avanti, ossia allinearsi a quelle che sono le best practice nel campo della sostenibilità”.

E questo perché “i nostri continui sforzi nella ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, nella progettazione di impianti e nella formazione e sicurezza dei dipendenti ci garantiscono la possibilità di crescere nel medio-lungo periodo e la capacità di operare nel mercato globale”.

A fianco alle spese operative per il miglioramento dell’efficienza industriale, la recente impennata dei costi energetici ha spinto la società la società ad installare un impianto fotovoltaico nel proprio stabilimento, che a regime sarà in grado di produrre un terzo della energia elettrica necessaria per il funzionamento della fabbrica.

Un’iniziativa che rientra nella volontà di intensificare l’impiego di energia da fonti rinnovabili, generando una riduzione annua delle emissioni equivalenti a una riduzione di 75 TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio) e 163 tonnellate di C02 all’anno.

I principali rischi/opportunità sul fronte ESG

Guardando al futuro, l’attenzione alle tematiche ESG rappresenta anche un aspetto da tenere in considerazione alla luce di una normativa sempre più stringente del comparto in chimico, soprattutto in Europa.

Il Green Deal europeo ha infatti comportato un incremento notevole della complessità della regolamentazione emanata a livello continentale, non sempre allineata ai requisiti richiesti in altre parti del mondo.

“Un aspetto che potrebbe rappresentare uno svantaggio rispetto ai competitor americani e asiatici, che devono sottostare a regole meno severe” sottolinea Cami.

Dall’altra parte, però, il maggior focus sulla sostenibilità riguarda anche i clienti, soprattutto quelli di grandi dimensioni, portandoli quindi ad essere sempre più esigenti sui prodotti per essere al passo con la normativa vigente.

Un trend che nel lungo periodo andrà a penalizzare e progressivamente ad escludere dal mercato le aziende che non si adegueranno alle normative volte a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e l’ambiente.

Da questo punto di vista, quindi, si tratta di un’opportunità per aziende che hanno investito in sistemi di gestione validi ed efficaci e certificazioni di prodotto, diventando il partner ideale per la clientela e ponendo le basi per continuare il proprio percorso di crescita.

“ICF si è adoperata da tempo per affrontare il processo di transizione ecologica in maniera volontaria, non perché siamo obbligati ma perché riteniamo sia doveroso in termini etici prima ancora di essere compliant con quello che la legge prevede”.

Se da una parte un’eccessiva complicazione legislativa e l’imposizione di restrizioni sempre più difficili da rispettare possono rappresentare una fonte di rischio nei prossimi anni, dall’altra “vediamo l’opportunità di ottenere maggiori fette di mercato promuovendo attività e comportamenti orientati alla tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, dei consumatori e dell’ambiente”.

Per vedere il video integrale dell’intervista clicca qui.

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