Mercati – Apertura positiva per l’Europa, Milano a +0,5%

Partenza positiva per le borse europee, in un clima sempre improntato alla cautela dopo le nuove perdite di venerdì a Wall Street e mentre nel weekend ha preso il via il Congresso del Partito Comunista in Cina.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 21.000 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+1%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).

L’outlook dei prezzi al consumo negli Stati Uniti continua ad alimentare le aspettative di altri maxi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nei prossimi due meeting, oscurando le prospettive per l’economia globale e per i mercati.

Focus, inoltre, sulle notizie provenienti da Pechino, dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che il potere globale del paese è aumentato mettendo però in guardia sul dover affrontare “tempeste pericolose”.

Nessun segnale, invece, sulla possibilità di nuovi stimoli al settore immobiliare o sull’intenzione di allentare la politica Zero Covid che ha provocato una serie di rigidi lockdown che stanno appesantendo la prima economia asiatica.

Sotto i riflettori anche Londra, dove il primo ministro Liz Truss sta lottando per mantenere la premiership dopo che la Bank of England ha terminato venerdì il programma di emergenza di acquisti bond.

Intanto sul Forex la sterlina risale a 1,25 sul dollaro, in scia alle aspettative che il governo UK rivedrà ulteriormente il controverso piano di tagli fiscale che ha agitato i mercati nelle ultime settimane.

Il nuovo ministro delle Finanze inglese Jeremy Hunt rilascerà una dichiarazione oggi che dovrebbe fornire maggiori dettagli su quali tasse aumenteranno e dove verranno effettuati i tagli alla spesa, con probabili correzioni di rotta rispetto alle misure annunciate dall’ex cancelliere Kwasi Kwarteng.

Il cambio euro/dollaro risale a 0,973, mentre il dollaro/yen si mantiene sui minimi da 32 anni in area 148,7 e con gli investitori che rimangono all’erta su un possibile nuovo intervento delle autorità giapponesi a sostegno della valuta.

Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 92,4 dollari e il Wti (+0,8%) a 85,3 dollari, dopo le perdite della scorsa settimana tra le crescenti preoccupazioni per il rischio di recessione che penalizza l’outlook della domanda di petrolio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 242 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,72%, in attesa oggi del report sull’inflazione in Italia a settembre.

Tornando a Piazza Affari, giù in avvio Tim (-1,6%) dopo che venerdì S&P Global ha abbassato il rating a lungo termine a B+ da BB-. In calo anche Inwit (-1,3%), mentre avanzano Bper (+1,6%), Tenaris (+1,4%), Banco Bpm (+1,2%), Leonardo (+1,2%), Enel (+1,2%) e Stellantis (+1,2%).