Mercati – Eurolistini in progresso, Ftse Mib a +2,1%

Borse europee in miglioramento e rimbalzo in avvio per Wall Street, con le indicazioni provenienti dal Regno Unito e dalle trimestrali a sostenere il sentiment.

Il Ftse Mib di Milano accelera a +2,1% in area 21.230 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+2,5%), il Cac 40 di Parigi (+2,1%), il Dax di Francoforte (+2,1%) e il Ftse 100 di Londra (+1,4%). Oltreoceano, partenza positiva per Dow Jones (+2,1%), S&P500 (+2,6%) e Nasdaq (+3,1%), con Bank of America a +4% dopo i conti.

Il focus, oltre che sulle semestrali, resta concentrato sui dati macroeconomici e sulla politica monetaria. In settimana sono attesi gli interventi di alcuni esponenti della Federal Reserve, che dovrebbero confermare la linea dura sui tassi per contrastare l’inflazione, oltre ai dati dell’eurozona sui prezzi al consumo.

Intanto, il nuovo ministro delle Finanze britannico, Jeremy Hunt, ha rassicurato gli investitori affermando che intende annullare gran parte delle misure fiscali introdotte dal suo predecessore, che nelle ultime settimane hanno innescato turbolenze sui mercati.

In Europa, la Commissione Ue è pronta a proporre un “price cap dinamico” al prezzo del gas, nell’ambito degli interventi per far fronte alla crisi energetica.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 0,979 e il cambio tra biglietto verde e yen rimane su livelli elevati a 148,7. In rialzo la sterlina a 1,135 dopo il dietrofront sui tagli alle tasse del governo Truss.

Tra le materie prime, viaggiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 93,2 dollari e il Wti (+1,7%) a 86,2 dollari, dopo i ribassi dell’ultima settimana alimentati dai timori di rallentamento della domanda.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 240 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,63%. Dall’agenda macro è giunto il dato Istat sui prezzi al consumo, che a settembre mostrano una crescita dello 0,3% mensile e dell’8,9% annuo (+9,4% l’indice armonizzato).

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano Tenaris (+4,7%), Interpump (+3,8%) e Diasorin (+3,7%) mentre scambia in negativo solo Campari (-0,3%). Fuori dal listino principale, focus su Mps nel primo giorno dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi, con il prezzo dei diritti in forte calo.