Mercati – Piazza Affari maglia rosa in Europa con Tim in luce

Mattinata in rialzo per le borse europee e per future di Wall Street. Il Ftse Mib guida gli eurolistini con un progresso dell’1,3% in area 21.600 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+1,0%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%). Guadagni intorno al punto percentuale anche per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq dopo la chiusura positiva di ieri, soprattutto per il listino tecnologico (+3,4%).

A sostenere la rimonta dei mercati degli ultimi giorni ha contribuito il dietrofront del nuovo ministro delle Finanze britannico, Jeremy Hunt, sulle controverse misure fiscali annunciate dal suo predecessore, che verranno in gran parte annullate.

Focus anche sulle indicazioni provenienti dalle trimestrali, che finora hanno parzialmente alleviato i timori degli investitori. Tuttavia, il contesto caratterizzato da elevata inflazione e banche centrali aggressive suggerisce cautela e pone interrogativi sulla durata del recupero dell’azionario.

Oggi diffonderanno i conti, tra gli altri, Goldman Sachs, Johnson & Johnson, Lockheed Martin, United Airlines e Netflix. In settimana sono attesi gli interventi di alcuni esponenti della Federal Reserve, che dovrebbero confermare la linea dura sui tassi per contrastare l’inflazione, oltre ai dati dell’eurozona sui prezzi al consumo.

Intanto l’indice tedesco Zew sulla fiducia degli investitori nell’economia ha segnalato un lieve miglioramento da -61,9 a -59,2 punti in ottobre, pur rimanendo in prossimità del minimo storico a causa della probabile recessione innescata dall’impennata dei prezzi dell’energia. L’indicatore sulle condizioni attuali è sceso ai minimi da inizio pandemia a -72,2 punti.

In programma anche la produzione industriale di settembre negli Stati Uniti, mentre la Cina ha deciso di posticipare la pubblicazione di alcuni dati, tra cui quelli sul Pil del terzo trimestre, destando preoccupazioni per l’economia della regione.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 0,984 e il cambio tra biglietto verde e yen si mantiene su livelli elevati a 149,0. Le autorità nipponiche continuano a monitorare con urgenza l’indebolimento della valuta e potrebbero intervenire laddove il cambio raggiunga la soglia critica di 150.

In calo la sterlina a 1,129 dollari dopo che la Bank of England ha smentito un rapporto del Financial Times in cui si affermava che la banca centrale stesse ritardando l’inizio del suo programma di vendita di titoli di Stato.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 91,1 dollari e il Wti (-0,6%) a 84,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco sopra quota 240 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 4,75%.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia (+7,1%) svetta sul Ftse Mib in scia ad un possibile interesse di Cvc riportato da fonti di stampa. Seguono Poste Italiane (+3,7%) e Buzzi Unicem (+3,5%) mentre arretrano Tenaris (-1,2%), Terna (-0,9%) e Campari (-0,7%).